ADDOBBI IN CRISI

Ieri mattina sono uscito per comprare il giornale e visto che c'ero ho fatto un giro nella parte antica della città per vedere che aria tirava.

Pessima direi.

Quest'anno, per rimanere in tema con la crisi generale, le luminarie che addobbano le vie sono davvero misere e striminzite. Più che ricordarti la festa ti ricordano quanti pochi soldi girano nelle tasche degli italiani. In diversi angoli della città sono state allestite delle aiuole decorative molto belle. Regalano un po' di verde e di colore a una città già bella di suo.

Ma la cosa che mi ha lasciato letteralmente senza parole è l'installazione-albero-di-natale collocato in Piazza Civica. Ovvero nel cuore pulsante della città. Realizzato con delle enormi balle di fieno sovrapposte, l'effetto che mi ha fatto è quello di un'enorme cagata di vacca caduta dal cielo.

Ho guardato in alto per vedere se compariva un'immensa vacca pezzata con il suo culone peloso e le mammelle gonfie di latte.

Un'immagine estrema che mi intrigava parecchio.

Nulla da fare.

Nessuna vacca gigante, solo la sua cacca che occludeva la visuale e impediva di ammirare la piazza e apprezzare la profondità della scena.

Non so chi sia l'artista concettuale che si è pensato questo orrore artistico.

Ma poi, a pensarci bene, la sua installazione si sposa alla perfezione con il clima di emergenza che domina cuori e menti.

Un simbolismo perverso che accosta il Natale alla Cacca.

Qualcuno dice che siamo nella cacca fino al collo e questa installazione rende bene l'idea.

ALIAS