"Sono sempre stato attratto dall’abbandono, dalla decadenza, dalla bellezza che alcuni luoghi abbandonati custodiscono. Dalle testimonianze del passaggio dell’uomo e da come questi posti, una volta abbandonati, sembrano evolvere. Come se una volta lasciati soli vivano di vita propria.Per questo ho iniziato, da un paio d’anni, a frequentare questi posti, ritraendoli cercando di fare emergere la loro bellezza e le sensazioni che sono capaci di darmi. Ospedali psichiatrici, sanatori, alberghi, fabbriche e altro.
Alcuni di questi scatti fanno parte di una mostra che ho realizzato dal titolo “Sono andati via tutti”, che è diventato il titolo del mio progetto, ancora in corso."
Giuseppe Rinella, fotografo milanese di 31 anni.
Fotografo per passione e non per professione.
Guardando le sue foto non ho potuto non pensare a tutti i luoghi abbandonati che mi è capitato di visitare quando mi lanciavo in perlustrazioni pericolose con gli amichetti dell'infanzia.
Muri scrostati, stanze dimenticate, sedie sfondate, icone religiose, quaderni gonfi di umidità, scarpe spaiate, piatti e bicchieri rotti, finestre cieche...tutto un mondo segreto che si svelava solo davanti ai nostri occhi avidi di misteri e mappe del tesoro.
Una botola di un pozzo poteva trasformarsi nella tana di un mostro, una passerella di cemento diventare una porta dimensionale aperta su un nuovo mondo.
Sono ricordi...e profumi...e io li sento tutti...ancora oggi.
ALIAS
Io sono attratta dalle soffitte. Dove la gente relega le vecchie cose che non servono più ma non si osa buttar via.
RispondiEliminaQueste foto sono molto belle, anche perché mostrano un notevole gioco di luce e di colori. Tuttavia non amo i luoghi abbandonati: mi danno sempre un senso di desolazione e tristezza...Mi ritrovo quindi sempre ad immaginarli come sarebbero se ristrutturati e portati all'antico splendore.
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