venerdì 14 ottobre 2011

STAND-BY


L'ultimo mese è stato lungo e faticoso.
Non solo per il lavoro che mi impegnava molte ore al giorno (troppe) ma anche per la revisione del romanzo che ho dovuto affrontare per il Torneo Letterario.
Ho finito ieri notte con due giorni di anticipo sulla data di scadenza per la consegna del materiale.
Sono andato a letto alle 2 di notte e nonostante la stanchezza non sono riuscito a chiudere occhio: pensavo a mille cose e non c'era modo di spegnere il cervello.
Mi sono alzato per guardare un po' di TV e stancare gli occhi (ho trovato un documentario su Cesare Zavattini che parlava del suo lavoro e la sua vita in un'intervista del 1971) ho letto diversi capitoli del romanzo di Stephen King che dorme (beato lui!) sul comodino (per la cronaca The Dome) ho mangiato un panino preso da un attacco di fame, ho preso appunti sul nuovo romanzo che girella ribelle tra un pensiero e l'altro (ho trovato già i nomi dei tre personaggi principali e tracciato le linee guida della trama) mi sono lavato i denti, ho pulito l'acquario e alle 5 passate da una manciata di minuti, mi sono rimesso a letto. 
Finalmente ho preso sonno.

La catastrofe è arrivata questa mattina.
Ho spento la sveglia e mi sono girato dall'altra parte.
Morale della favola: mi sono svegliato alle 9:51, ho fatto un balzo sul letto (devo essere al lavoro entro le 10) e in fretta e furia mi sono lavato e sono uscito di casa più veloce di Superman.
Ho guidato come un matto per la città (tutti i semafori rossi si sono accesi solo per salutare il mio passaggio) e sono arrivato al lavoro alle 10:11.
Un record.

Ora sono lesso.
Mi bevo un caffè e cerco di non pensare troppo.

Ormai è fatta.
Mi tocca solo aspettare.

P.S.- ho cambiato tutti i trattini con le caporali. Sono bravo, eh?

C.D.

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