Oggi sfileranno a Roma gli indignati italiani.
Si prevedono 100 mila persone.
L'onda è partita dalla Spagna, ha raggiunto l'America, New York e tanti altri Paesi Europei.
Chiedono tante cose e pretendono che l'uomo sia al centro del mondo.
Diritto al lavoro e una speranza concreta per un futuro degno di essere vissuto.
Il governo italiano ha conquistato la fiducia.
Si procede con il solito baraccone di false partenze, bugie e poltrone statiche.
Basta con la finanza selvaggia.
I capitali sono nelle mani di poche persone e il mondo deve raschiare il fondo del barile.
Sono indignato, ma sono ancora di più incazzato, schifato e nauseato dal tutte le parole inutili che sento vomitare dai politici e da tutte le smancerie dei cortigiani leccaculo, pronti a difendere senza vergogna le miserie e le porcate del padrone di turno, per non agitare la coda invano.
Austerità.
Mi piacerebbe un'austerità reale, morale, civile, spirituale, per azzerare tutto questo vuoto danzante che si muove intorno ai nostri giorni stanchi.
Io non ci sarò su quelle strade.
Non sventolerò nessuna bandiera, non griderò nessuno slogan e non stringerò la mano a nessun fratello.
Ma ci sarò con il cuore, la milza e il cervello su quell'asfalto rovente.
Lasciate libero il passaggio...
Il mondo freme.
ALIAS
(La smancerue è una via poco frequentata di Parigi) da una che si incavola ben poco e in genere lo fa per ciò che può risolvere ora, con le sue mani.
RispondiEliminaSperiamo bene!
RispondiEliminaHai ragione! Il mondo freme e si prevedono cambiamenti.
RispondiElimina(Artemisia)