lunedì 5 agosto 2013

TERRORE IN TERRAZZA


Ieri sera, durante il servizio in ristorante, sono stato testimone di un avvenimento che mi ha lasciato perplesso sulla capacità umana di relazionarsi realmente con la natura che ci circonda.

Succede tutto nella terrazza piena di clienti che cenano, per lo più giovani coppie italiane e straniere in cerca di un po' di intimità tra le mura della città vecchia.
Arrivo dal piano di sotto con due piatti per servire un tavolo e mentre mi dirigo verso la porta per tornare in cucina, un ragazzo spagnolo mi ferma e preoccupato mi indica con un dito un punto preciso alle mie spalle. 
Capisco che la fidanzata è terrorizzata da qualcosa ma non capisco da cosa.
Penso a uno scarafaggio... a un topolino... mi giro, e sotto un altro tavolo vedo una cavalletta, più frastornata e spaesata di tutti quei commensali allarmati dalla sua inattesa presenza, che cerca di capire dove si trova e cosa deve fare.
Mi avvicino per catturarla, ma lei spicca un salto prodigioso e si ferma sul muro interno della terrazza, accanto a una coppia romana. 
Il ragazzo, alto e tutto muscoli, lancia un grido e si sposta di lato come se gli fosse apparso davanti il demonio. La ragazza è spaventatissima. 
Riprovo ad acchiappare la cavalletta senza farle male. Riesco a chiuderla tra i palmi delle mani e con delicatezza mi sporgo oltre il davanzale fiorito della terrazza e la lascio volare via.
Mi giro soddisfatto e scopro che tutti mi guardano ammirati... come se io non fossi un cameriere, ma Rambo in persona. 
"Si vede che ho studiato biologia!" dico io, sorridendo, per smorzare la tensione.
Alcuni ridono, altri si riprendono dallo spavento e altri ancora mi fissano con una strana luce negli occhi.

Mi lavo le mani, me le asciugo e torno a lavorare.

Io non so cosa gli prende alla gente quando la natura si manifesta nella sua ricchezza di esemplari che non si limita a gattini e cagnolini teneri e morbidosi.
Capisco che una cavalletta possa non piacere... lo capisco... ma non stiamo parlando di un mostro... anzi!
Parliamo di un insetto bellissimo, con una forma incredibile e dei colori stupendi... basta osservarle da vicino per capire come sono belle e perfette.

Misteri del creato.

P.S. del giorno dopo: questa mattina ho trovato la povera cavalletta schiacciata sul selciato della strada. Ieri notte, quando l'ho liberata, qualcuno non deve aver gradito la visione di una cavalletta a spasso per la città. :-(

6 commenti:

  1. questi sono gli stessi che fanno i safari in kenia e sparano ai kampala che fanno passare uno alla volta per la gioia del cacciatore esperto...una cavalletta...sono inoltre ricche di proteine ...


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  2. Hai ragione. Una natura addomesticata a nostro uso e consumo. Animali di serie A e di serie Z. Spesso ci vedo qualcosa di schizofrenico nel modo in cui gli umani si rapportano agli animali, sopratutto domestici... a come su cani e gatti riversano tutte le loro frustrazioni e speranze disattese...

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  3. ti svelo il segreto del ripudio pe le cavallette : saltano!!! e ti possono zampettare addosso.. ;) a me basta che non mi calcoli e vivremo bene entrambi :)
    Grazia

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  4. Saltano e sono bellissime. :-) E non fanno del male a nessuno. Saltano come i conigli.

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  5. Ehm ... (mi sarà che sarò una voce fuori dal coro) MI DISTRUGGONO IL GIARDINO! Da due anni ho un'invasione, (colpa dei vicini che non tengono puliti i prati) e SONO VORACISSIME! In questo periodo, poi, si accoppiano senza pudore (lo sai che le femmine sono più grandi dei maschi?). CONFESSO: io le spiaccico ... ma ne vedo a centinaia.

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