lunedì 31 ottobre 2011

L'IMPORTANTE E' FINIRE


Ieri è finita l'estate.
E' finita la mia stagione.
E per "stagione" non intendo la stagione estiva che va da giugno a settembre, no, troppo semplice: intendo la stagione lavorativa in ristorante che parte con i primi giorni di aprile e termina languidamente verso la fine di ottobre.
Ieri ho svolto il mio ultimo servizio all'ora di pranzo e alle 16 ero già libero.
Libero con in una mano la busta con le divise, le scarpe, le cinghie, i ricordi, i pensieri, i progetti, i silenzi e i saluti e nell'altra la busta con i contenitori alimentari con dentro gli antipasti avanzati che ci siamo divisi tra il personale.
C'è chi ha preso anche il pane, le verdure, le cozze, il pesce, il formaggio, il lardo e tanto altro...io mi sono limitato a due vaschette di antipasto di mare.

N.B.- una cena improvvisata con 4 amici ha risolto il problema dell'eccedenza di cibo!

Quindi sono libero.
E già!
Libero con il cuore confuso e in subbuglio.
Alla fine di un periodo così complesso, faticoso e articolato, mi ritrovo sempre un po' orfano: qualcosa la lasci sempre tra quei tavoli maledetti.

Non so cosa farò...come e quando...la vita si agita alla fine di un tunnel lungo e tenebroso...e io devo solo trovare il coraggio di percorrerlo tutto per tornare a rivedere la luce.

E' stata una stagione diversa.
In fondo le stagioni sono tutte uguali solo in apparenza.
Ma questa volta - questa volta - mi sono lasciato andare...mi sono liberato di certi freni e di certe paure...e ho lasciato fluire la mia follia senza più paura di giudizi e condanne.
Con l'età si impara a camminare con più leggerezza.
E a volte si vola.

ALIAS

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