mercoledì 5 ottobre 2011

L'ULTIMA CASA


Arriva una lettera del Comune dove si dichiara che - bla-bla - il padre di Stefano risulta residente - bla-bla - nell'isola di Tropea. E' un'isola così piccola che basta abitarci per risultare residente in quel luogo e nessuno in famiglia capisce come sia possibile che un errore simile sia capitato proprio a loro che a Tropea non ci hanno mai messo piede.
Stefano decide di recarsi al Comune con Giovanna, la sorella maggiore, per chiarire la situazione.
Si portano dietro lo stato di famiglia aggiornato, il vecchio documento di residenza del padre e il suo certificato di morte.
Prendono il numero all'entrata, fanno la fila allo sportello corrispondente e finalmente parlano con un anziano impiegato prossimo alla pensione.
Consegnano la documentazione per capire il mistero di Tropea e l'impiegato, dopo aver visionato i documenti e i dati sul monitor del computer, dichiara che il padre adesso non risulta più residente a Tropea ma in Viale Porto Torres a Sassari.
Giovanna sbotta infastidita: - Ma per caso ha voglia di scherzare o cosa?
L'impiegato non capisce a cosa si riferisca e ribadisce che l'indirizzo segnalato è proprio quello.
- Se ha letto la documentazione che abbiamo allegato avrà visto che nostro padre è residente in Viale Porto Torres dal 2001 per ovvi motivi - precisa Giovanna.
- Si, ho letto qui e là e si...ecco...ma...
- Ma cosa? Mio padre è residente in Viale Porto Torres perché è sepolto al cimitero. E' morto. Ha capito?
L'impiegato borbotta qualcosa imbarazzato e guardando meglio i documenti si accorge dell'errore madornale di interpretazione dei dati.
L'inidirizzo indicato è quello ultimo, finale, ovvero quello del camposanto.

Errore del sistema o errore umano?

A volte si è immortali senza neanche saperlo.

C.D.

4 commenti:

  1. bè, a mia madre è arrivato il modulo per il censimento. peccato che è morta. sicchè...

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  2. Ordinaria amministrazione (burocratica)

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  3. OMG! ma ha ragione tua sorella a spazientirsi! cose da pazzi :O

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