sabato 22 ottobre 2011

RIVOLUZIONE


Le rivoluzioni non sono mai pulite.
Non passano mai per giustizia, carità e perdono.
Puzzano di sangue, miseria, merda e paura.
Le rivoluzioni hanno una pessima risoluzione.
La verità è uno tsunami di pixel che confondono il giudizio e il pensiero.
Le rivoluzioni non conoscono i sorrisi e i fiori.
Ignorano le lacrime e le mani tese.

Io non sono felice della fine di Gheddafi.
Io non sono rasserenato dall'immagine del suo visto spaventato, ricoperto di sangue, con i capelli scarmigliati.
No, non lo sono per niente.
E ancora meno lo sono dalle terribili immagini del suo corpo inerme, del suo viso spento, del foro aperto sulla tempia da un colpo di pistola, dalla gioia dei ribelli che irridono il cadavere e scattano foto ricordo con i telefonini.
Mi provocano ribrezzo le scene dei ribelli-turisti che entrano nella cella frigorifera dove è stato sistemato il cadavere per scattare foto e girare filmini delle ferite, del volto, del corpo martoriato.
Ci vedo una barbarie che non ha nulla di meno della barbarie che dovrebbe cancellare.

Un ditattore che ha ucciso, torturato, umiliato il suo popolo.
Un tiranno osannato dalle potenze mondiali per il petrolio e gli accordi commerciali.
Un assassino che è stato accolto come un grande uomo e un sublime pensatore.
Primi ministri che hanno baciato le mani a un uomo che ha comprato azioni della Fiat e di molto altro.
Circo, opportunismo e servilismo.
C'è stato di tutto. Lo so. Ne sono consapevole.
E alla fine, l'arrivo di una morte tragica e violenta, non dovrebbe stupire nessuno.
Fa parte delle regole del "gioco".
Eppure...

Non so che sarà della Libia...ma l'inizio è pessimo...vomitevole...
Un grande fratello che riduce tutto a sporca macelleria.

Pessima risoluzione...pessimo epilogo di una rivoluzione che cercava la sua primavera e ha solo trovato un terribile autunno.

ALIAS

4 commenti:

  1. Condivido. Nelle immagini ho visto solo un uomo ucciso dalle mani di un altro. La cosa più triste è che è stato lui stesso a disegnare la propria fine, così com'è è avvenuta.

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  2. ieri un amico mi ha chiesto: "tu che simpatizzi per Amnesty International, che ne pensi della fine di Gheddafy?". gli ho risposto che non è questione di essere di Amnesty International, ma di mettersi o meno allo stesso livello di un personaggio indifendibile. credo che nessuno meriti un'esecuzione extragiudiziale e non trovo giustificabile chi l'ha ucciso e sbeffeggiato.

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  3. Infatti qualcuno disse che ucciso il tiranno resta la tirannide.. Erano le idi di Marzo. Giammy.

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  4. Condivido, le tue sono giuste riflessioni! Tecnologia, progresso, evoluzione... e poi un uomo, anche se tiranno, viene giustiziato senza pietà, come un animale, senza un giusto processo e una punizione esemplare. Perché si è permesso un atto del genere? La risposta, la più probabile forse, è che molte verità scomode sarebbero venute a galla nel corso di un regolare processo, un colpo di pistola ha risolto ogni cosa. Come hai ben detto tu Alias, sono le regole del gioco, troppo difficili da capire per noi comuni mortali.(Artemisia)

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