giovedì 19 gennaio 2012

LIFE IS...?


L'altro giorno sono andato a cercare il libro di Giuliano Pasini in una libreria e ho scoperto che non c'era.
Decido di ordinarlo per regalarlo a un amico alla prima occasione.
C'è sempre un amico che ama leggere un buon thriller.
Curiosando tra i libri esposti sui banconi vedo la copertina del nuovo romanzo di Barbara D'Urso. Scherzando dico: "Mi sa che mi compro TANTO POI ESCE IL SOLE!"
La libraia sorride e mi guarda con gli occhi velati dalla malinconia quando mi rivela che il libro ha venduto bene durante le feste natalizie e continua a vendere.
"Non mi chiedere come sia possibile...ma è così!"
Ho cercato di immaginare le facce dei possibili acquirenti del libro della Madonna del Pomeriggio e confesso di aver fallito: la mia fantasia non arriva a tanto!
Si sa...LIFE IS SHIT!

Ho sempre considerato orribili le vacanze nei villaggi turistici dove tutto è organizzato con rituali assurdi e un'omologazione che annulla le caratteristiche e le peculiarità dei luoghi che si dovrebbero visitare e conoscere. Ma se c'è una cosa ancora più assurda e orribile di un villaggio turistico è una nave da crociera. Sento spesso parlare le persone delle crociere (fatte o sognate) come di momenti topici della loro vita che non scorderanno mai. Io mi chiedo che gusto ci sia a venire scorazzato in giro per tutto il mediterraneo con una nave alta come un palazzone che si ferma nei porti giusto il tempo per farti fare una foto ricordo sotto il monumento di turno e permetterti di comprare al volo un terribile souvenir Made in China da regalare agli amici in una bancarella gestita da un vu-cumprà che parla un italiano maccheronico. Una nave dove la gente mangia, beve, balla, guarda film e spettacoli tetrali, nuota in piscina, scende lungo scivoli infiniti stile Gardland, scala pareti impervie che simulano il versante di una montagna in mezzo al mare e poi ri-mangia, ri-beve, ri-balla...no...io non ce la posso fare. Chiuso dentro un'immensa sala da ballo galleggiante.
Quando poi ti capita un capitano che sembra uscito da un film di Lino Banfi e scopri che su una nave del genere, in caso di emergenza, camerieri di mille nazionalità ti dicono cose che non capisci, be', dico, in una situazione così drammaticamente comica che cosa c'è da dire?
Si sa...LIFE IS SHIT!

Se dopo il naufragio della Costa Concordia vedi nei programmi della D'Urso, e non solo, le stesse facce dei superstiti che raccontano all'infinito le stesse cose drammatiche accendendo i volti e i cuori degli spettatori. Se vedi fino alla nausea Francesca Rettondini che parla della sua paura su tutti i canali nazionali, e se senti all'infinito la conversazione del comandante con il responsabile del porto di Livorno che urla "Salga a bordo, cazzo!" (qualcuno con un gran senso del marketing ci anche fatto una maglietta richiestissima sul web!) e scopri che il paradiso gallegiante puzza di fregatura...che bisogna pensare?
Eroi che sbuccano come funghi.
Tanti, tanti eroi...e solo un pirla.
Sempre lui.
Il comandante con la voce di un Paperino sfigato.
"Ma c'è buio...non si vede nulla..."
E si...neanche lo scoglio è riuscito a vedere.
Mannaggia!

Qualcuno ci è morto dentro quella nave.
Tutto al costo modico di 300 euro.
Più economico del costo di un servizio funebre di base.
Ma intanto si sa...la nave farà un altro inchino invisibile alla nostra belante coglionaggine e tutto tornerà come prima!

Tanto poi esce il sole, no?
A-E-I-O-U...YPSILON!!!

ALIAS

Foto di Roberto Foddai.

3 commenti:

  1. Sono pienamente daccordo! Hai visto il servizio nella trasmissione di Santoro che mostrava quanto bene siano trattati i camerieri, baristi etc? G.

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  2. Visto. Tremendo. Ci lavoro in certi meccaniscmi. Capisco cosa c'è dietro i lustrini...ahimè!

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  3. Una grande quinta luccicante nascondeva di sicuro situazioni di sfruttamento e tanta mediocrità.

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