Ma guarda che strano!
Passeggi per la città per fare un po' di spesa e in una piazzetta della città ti imbatti in una mostra d'arte esposta all'aperto. Questa iniziativa mi era sfuggita nella bolgia di festeggiamenti natalizi. Mi sono fermato a osservare le foto sotto uno splendido sole e ho immortalato le singole immagini dell'iniziativa. Tutte meno due. Una perché, coperta in parte da uno spicchio d'ombra proiettato dal cornicione di un palazzo, è uscita male e lo scatto del cellulare non rendeva giustizia alla qualità della foto. La seconda perché, molto semplicemente, come annuciava una scritta nel punto esatto dove era stata fissata l'opera, è stata trafugata da ignoti la notte del 31 dicembre.
La mostra si intitola RENAISSANCE ed è stata curata da Roberta Filippelli.
Allestita nella piazza Pino Piras ad Alghero dal 16 dicembre 2011 al 16 gennaio 2012.
Artisti: Stefano Bonazzi, Giusy Calia, Emilio Canu, Elisa Desortes, Matteo Farolfi, Massimo Festi, Roberta Filippelli, Yukiko e Maiakuki, Cristina Meloni, Michele Mereu, Gabriele Monti, Gianni Nieddu, Francesca Randi, Laura Santamaria, Gianfranco Setzu
RENAISSANCE
È un operazione d'arte pubblica inserita nel calendario degli eventi del cap d'Any 2011.
È un progetto volto a rendere esplicita la fiducia in una possibile rinascita in un momento di profondo travaglio e di grande crisi globale.
Agli artisti è stato chiesto di lavorare sull'idea di una ripresa e di una seppure "utopica" renaissance che restituisca vitalità ad una fase della storia così provata dalla regressione economica e culturale dei nostri tempi.
È un progetto che racconta, attraverso 15 scatti, le metafore, le attese, i desideri, di una possibile rinascita. Un modo poetico, leggero, a volte divertito, di guardare al presente fuori dallo stereotipo della depressione.
È un operazione d'arte pubblica inserita nel calendario degli eventi del cap d'Any 2011.
È un progetto volto a rendere esplicita la fiducia in una possibile rinascita in un momento di profondo travaglio e di grande crisi globale.
Agli artisti è stato chiesto di lavorare sull'idea di una ripresa e di una seppure "utopica" renaissance che restituisca vitalità ad una fase della storia così provata dalla regressione economica e culturale dei nostri tempi.
È un progetto che racconta, attraverso 15 scatti, le metafore, le attese, i desideri, di una possibile rinascita. Un modo poetico, leggero, a volte divertito, di guardare al presente fuori dallo stereotipo della depressione.
(Testo riportato fedelmente dalla presentazione dell'evento.)
Ho postato le foto nell'esatta scansione che è stata scelta e pensata per l'allestimento.
Ho trovato queste macchie di colore alieno davvero affascinanti nel grigiore di un muro cittadino che passa puntualmente inosservato.
Mi ci sono fermato davanti e ho cercato di assorbire le emozioni e le intenzioni degli artisti.
Alcune foto mi hanno colpito più di altre.
Ma nell'insieme ho trovato il tutto bellissimo.
Auspicabile anche per il futuro l'idea di un'arte che irrompe nel tessuto cittadino e lo stravolge.
ALIAS
basta che non ne trafughino altre... che poi a me incuriosisce il motivo: semplice vandalismo, forma trasversale di censura (chissà che c'era in quell'immagine), oppure al ladro è piaciuta tanto che ha voluto farla sua? evidentemente non aveva con sè il telefonino!
RispondiEliminaGuchi@ la foto rubata era la più semplice e grafica di tutte quelle esposte. Quindi immagino che si sia trattato di amore a prima vista.
RispondiEliminaBimboverde@ il materiale non so quale potrebbe essere. Era rigido e sembrava un misto tra una tavoletta di compensato pressato e qualcosa di plastico. Non saprei. La domanda da parte tua per me era scontata.ehhhehe...proprio sul tipo di materiale usato ehehhe
RispondiEliminamanca proprio quello che hanno rubato ... quello di GIANFRANCO SETZU !!! che peccato
RispondiEliminaNOOOOO ci tenevo a vedere quello di Gianfranco Setzu era senz' ombra di dubbio bellissimo ! per averlo rubato !!!
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