Il mio cervello inizia a dare segni di usura e cedimento strutturale.
Il mio corpo segue a stretto giro di posta.
Il mio ebook ancora non è stato pubblicato nel mare magnum del web.
Non ho ancora ricevuto il testo per verificare l'editing che è stato fatto da Gems.
Mi chiedo quando arriverà il mio momento e nell'attesa, oltre a vivere, scrivo il mio nuovo romanzo.
Mica facile.
Sono partito dal nome di un personaggio.
Si può iniziare un romanzo da un input così piccolo?
Nel mio caso sembra di sì.
Al primo nome se n'è aggiunto un altro...poi è arrivata un'immagine...un luogo e da quel luogo è partito tutto il processo creativo.
Sono impegnato con la parte finale.
E sudo...sudo freddo.
Poi ci sarà la revisione. Quella cosa odiosa che ti comporta una fatica doppia e uno stress triplo. Quella cosa che viene dopo la libertà selvaggia della prima fase...quando scrivi seguendo l'onda e non pensi troppo ai particolari.
Dopo no...dopo ci devi pensare.
Cosa indossava quel personaggio nella scena 3?
Un cappotto o una giacca?
I capelli erano biondi e ricci o neri e ricci?
Mica puoi sbagliare!
La marca della macchina di tizio e la via dove abita caio?
E date, nomi, luoghi, coerenza narrativa...
Questa cosa non l'hai già spiegata altrove?
Questo avverbio e questo aggettivo non sono semplicemente superflui?
E via torturando...
Spero di farcela.
Però, ehi, ragazzi...però mi sono anche divertito a scriverlo, che credete?
Ho goduto come un sorcio in una vasca piena di miele!
Sempre che un sorcio goda e non affoghi in una vasca piena di miele!
Ma ci siamo capiti, vero?
Ho scelto un genere...e quel genere l'ho tradito come mi capita sempre...e allora mescolo e frullo e il mix diventa qualcos'altro.
C'è il problema del titolo.
Come tutte le volte non riesco a trovarne uno che mi faccia dire: cazzo...questo è il TITOLO!
Però mi sono divertito...accidenti se mi sono divertito a scrivere il mio nuovo, incasinatissimo romanzo!
ALIAS
bè, il bello sta tutto nel divertimento!
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