venerdì 4 novembre 2011

SERVIZIO PUBBLICO...O QUASI


Un piccolo miracolo televisivo si è appena manifestato.
Una piccola rivoluzione mediatica si è appena consumata in diretta sugli schermi dei pc e sugli schermi dei televisori degli italiani (grazie a una rete di televisioni locali che hanno trasmesso in contemporanea l'evento).
100 mila persone hanno versato 10 euro per fare in modo che il progetto di Michele Santoro potesse venire alla luce, creando uno spazio di libertà in un clima asfittico e manovrato ad arte.
Si può fare molto di più.
Questo è certo.
Lo sa lo stesso Santoro e lo dice chiaramente quando arriva il momento di salutare il pubblico alla fine della diretta.
Si è visto molto e si è sentito ancora di più.
L'editoriale di Marco Travaglio, lungo e articolato, riesce sempre a farti girare le palle e a contorcerti le budella.
De Magistris e Della Valle dicono la loro e non sempre tutto è chiaro e limpido (trovo soprattuto Della Valle molto vago e poco incisivo quando parla come un rivoluzionario con la sciarpa di seta).
C'è Vauro con le sue vignette pungenti e geniali.
C'è Lavitola, collegato da un posto segreto (che tanto segreto non è!) che parla da latitante di lusso di passaggi di soldi come se parlasse di partite a rubamazzetto nel cortile dell'asilo.
C'è la video-intervista di una delle ragazze che ha raccontato ai magistrati cosa ha visto durante un festino ad Arcore.
Sognava di fare la "meteorina" con Fede e dopo il suo "no" al Bunga-bunga è finita a fare la commessa in un market della sua cittadina.
I sogni si sono ridimensionati: dice di essere più felice ora di quanto non lo fosse prima.
Perché non credere che sia vero tutto quello che racconta?
In fondo ci hanno fatto credere per mesi alla favola che il Presidente del Consiglio era sicuro che la nipote di Mubarak (tunisina e non egiziana...ma intanto questi africani sono tutti uguali!) fosse stata arrestata a Milano per furto e prostituzione, e solo per evitare un incidente diplomatico si era mosso in prima persona per risolvere la situazione, spedendo prontamente la Minetti in questura.
C'è il precario, lo studente, il lavoratore licenziato che non si riconosce in un personaggio come Tarantini che non riesce a campare con cifre che un operaio accumula in una vita di duro lavoro.
Ci sono Stella e Rizzo con i loro libri che denunciano i privilegi della Casta.
C'è anche la Costamagna...bella e pungente con le sue domande che riescono a infastidire anche De Magistris.
C'è molto...c'è la rabbia, la nausea, l'indignazione per un governo che abbiamo votato (non io) e non meritiamo.
Ci sono le pensioni facili, i vitalizi scandalosi (anche doppi) i privilegi, i compari di merende spalmati sul territorio, famiglie sistemate e collaudate, escort, affari, mafia...
E noi, come dei coglioni senza alcun potere (se non quello che ci concede il versamento di 10 euro per vedere nascere un programma non controllato e imbrigliato dalle lobby) tramortiti da una realtà malata, pensiamo con ancora più rassegnazione che l'ombrello che qualcuno ci ha infilato su per il culo, non ce lo toglierà mai nessuno se non impareremo a drizzare la schiena contro le promesse facili e i paradisi artificiali!

ALIAS

3 commenti:

  1. non ho visto il programma (come sai, non guardo la TV), ma non posso che rallegrarmi per il fatto che tante persone si siano mosse per una causa comune. è un buon segno. personalmente ritengo che la nostra società (o almeno parte di essa) sia ad un punto di svolta.

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