venerdì 4 novembre 2011

COSE DA UOMINI


Ci sono degli appuntamenti nella vita di un uomo che sono imprescindibili.
La partita di calcio della tua squadra del cuore (per chi ama il calcio).
L'uscita al bar con gli amici (per chi ama i bar).
L'acquisto della macchina dei sogni (per chi ama le macchine).
La prima volta che vedi la tua donna nuda (per chi ama le donne).
La prima volta che fai l'amore (con chi... poco importa!).
Il primo lavoro serio (per chi trova un lavoro serio).
Il primo figlio (per chi avrà un figlio).
Il primo capello bianco (per chi ha ancora dei capelli in testa).
Il primo ragazzino che ti chiama "signore" (la crudeltà della gioventù è precisa e tagliente).
La prima volta che scopri che hai una prostata e che questo organo non sta lì per caso.
E' nascosto...ma a qualcosa servirà pure, no?
Ecco, questa scoperta è un evento che ti cambia la vita più di tutte le altre esperienze messe insieme.
Non esagero.
Tutto inizia quando senti degli strani dolori (fastidi?) che si irradiano dal pube alle gambe, il tuo pistolino non risponde ai comandi come dovrebbe, vai di continuo in bagno (tra una pisciatina e l'altra non passa più di mezz'ora e tutte le volte sembra che ti stia per esplodere la vescica) l'umore ne risente, la vita sessuale si contorce ancora di più: la mente comanda il pistolino più di quello che pensiamo e la legge del desiderio segue delle regole meno banali di come ce le raccontano i famosi 4 amici al bar.
Tergiversi per un po' (mesi) e alla fine ti arrendi sfinito: vai da un urologo e qui, tra tanti vecchietti che ti guardano come un marziano (anche lei qui per la prostata?) scopri che la tua prostata è in sciopero permanente e non ha nessuna intenzione di rientrare in servizio.
Altro che operai della Fiat!
Qui si fa sul serio.
Prostatite cronica.
Iniziano le visite a suon di dindini: un dito in culo costa 100 euro senza fattura.
Iniziano le cure...si, ma, sotto sotto, sai già che il fantasma della prostatite tornerà a ogni cambio di stagione a tormentare le tue notti (sessuali e affettive).
E' una condanna.

Ottobre: la mia vescica inizia a dare i primi segnali negativi.
Riprendo a visitare i cessi con una frequenza sospetta.
BASTA!
Ho deciso: questa volta mi evito la visita uro-andrologica e mi prescrivo la solita cura da solo, recandomi dal mio medico curante senza sborsare un euro in più.
Da domani si inizia la solita trafila tra cicli vari di pastiglie.
E la cosa più assurda è che da quando soffro di "culite", non sento che parlare di prostate malate.
Sono circondato da amici e conoscenti che condividono il mio stesso problema.
L'età conta poco.
Anche un ragazzo giovanissimo ne può soffrire...quello che cambia è la cronicità...che diventa sicura dopo i 40 anni (c'è l'eccezione, eh!).

Oggi sono andato in Comune per rinnovare la carta d'identità.
Ho pisciato appena arrivato in città nel laboratorio di mio padre e ho ri-pisciato dopo aver sbrigato la pratica, aver ordinato le medicine dal mio dottore e aver consegnato dei documenti a mio padre: meno male che esiste la sua toilette che mi salva da certe situazioni estreme.
In Comune ho fatto una fila di 90 minuti e quando è arrivato il mio turno, l'operatrice si è dimostrata gentile, disponibile e...veloce.
La mia vescica ringrazia.
La foto che ho presentato è davvero truce e guardandola l'operatrice ha commentato: "Sa che ho notato che le persone che hanno le foto più serie e cattive sono alla fine le più gentili ed educate, e quelle che hanno invece le foto più allegre e solari, sono antipatiche e scostanti?"
Sarà vero?
Resta il fatto che l'espressione nella mia foto è davvero da incazzoso incallito.
Arrivato dal dottore faccio la conoscenza con la sua nuova tirocinante e inizio a parlare della mia prostata davanti a una ragazza che avrà poco più di 25 anni.
Le dico subito: "Guardi, se deve fidanzarsi, chieda subito se il promosso sposo ha problemi di prostata. Si eviterà molti problemi in futuro!".
Lei sorride e mi fa i complimenti per come mi porto gli anni.
Eeeee...sapesse come sono orgoglioso dei miei anni!!!
Prostata in pensione a parte mi va tutto a gonfie vele.
In fondo sono vivo, no?

Scusate...questo post si è dilungato troppo e devo correre in bagno...permessooooo...

P.S. - ecco la foto incriminata.


Faccio paura, eh?
Mi faranno emigrare all'estero o mi bloccano alle frontiere?

ALIAS

7 commenti:

  1. ih ih. Avrei dovuto fidarmi del titolo oppure leggerlo dopo colazione. Ti sei ripreso con la foto. (giusto per non caricarti troppo che di problemi ne hai già a bizzeffe)

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  2. sì, in effetti fai un po' paura... però questa cosa delle espressioni delle foto che non corrispondono al carattere delle persone coincide a un pensiero che stavo avendo ieri, che poi era lo stesso ma riferito ai visi veri, difatti anche a me succede di incontrare persone dal'espressione simpatica che si rivelano delle iene, mentre io che sto sempre ingrugnita in realtà sono... vabbè, lasciamo perdere :)
    mi dispiace per i tuoi problemi, spero che le pilloline magiche facciano presto effetto!

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  3. Io invece ti voglio fare i complimenti per come riesci a descrivere situazioni più o meno serie sempre in maniera accattivante, attraverso una particolare ironia che giocoforza induce alla riflessione. Bravo! (Artemisia)

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  4. hahahaha anche cosi sei sempre il solito simpaticone.

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  5. Niki...guai ne ho sempre alla grande. Altrimenti mi annoio.

    Guchi...il cattivo che c'è in me è ben nascosto. ehehhe

    Anonimo 1- ovvero Artemisia...si fa quel che si può. ehheeh

    Anonimo 2 - grazie. :-)

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  6. Io nella foto della carta d'identità sembro uno spacciatore! orrore!!
    Comunque non fai paura :)

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  7. Invece a me la "foto incriminata" piace. Hai occhi limpidi.

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