mercoledì 18 maggio 2011

TESTE DI CAVOLO


Ieri si celebrava la giornata mondiale contro l'omofobia e la transfobia e oggi, nonostante le parole dure e decise del Presidente Napolitano contro l'omofibia in Italia (fenomeno sottostimato e più serio di quanto si pensi e si dica) è stata bocciata, dalla Comissione Giustizia della Camera, il testo unificato contro l'omofobia curato e seguito dalla relatrice Paola Concia (Pd).
Contro il testo hanno votato i deputati del PDL, della LEGA e dei RESPONSABILI (che a dirla tutta lo sono solo di nome ma non di fatto!).
L'UDC si è diviso.
"Nulla di nuovo sotto il cielo" direte voi.
E avete pienamente ragione.
In Italia, leggi, diritti e regole che sono valide in tutta Europa, diventano irrealizzabili per motivazioni misteriose ai più (amen!).
Mi costa un enorme fatica capire le posizioni di questi politici illuminati che non riescono a capire la necessità di una legge che tuteli una minoranza contro la violenza e il sopruso.
In Italia non ci sono esempi che possano arrivare dall'alto per indicare la starda da seguire.
Cantanti, stilisti, personaggi televisivi, giornalisti, attori, ballerini, sportivi, registi...tutti, tutti fingono un'eterosessualità di facciata che è lontana anni luce dai coming out di personaggi famosi di altri Paesi e continenti. 
Ci si vergogna di essere quello che si è per indole naturale.
Si finge una vita altra per poter liberamente fare nell'anonimato quello che più si sente giusto e vero per sè.
Ma i giovani gay, le giovani lesbiche, i trans...dico...tutti loro, che esempi possono prendere dal santa sanctorum della tv?
Malgioglio?
Platinette?
Cecchi Paone?
Vi rendere conto di come siamo messi?
Di come truccato e incravattato sia tutto quello che è stato digerito dal sistema per irridere, blandire, esorcizzare la vera esistenza dei gay reali...di quelli che lavorano, figliano, amano, ci provano a crearsi uno spazio in una realtà che non li vuole vedere?
Il mio Paese mi fa sempre più schifo.
Una latrina di ladri, puttane e furbetti senz'anima.
Vorrei sentire altre parole, vorrei sentire altre voci, vorrei ispirarmi ad altri esempi.
Con questo mio urlo di dolore non voglio di certo privare del loro valore i personaggi nominati.
Tutti hanno diritto di parlare in TV.
Ce lo dicono da anni, no?
Mi dispiace solo che ci siano solo e unicamente loro a parlare di temi così importanti, o, come capita nella maggior parte dei casi, a non parlare proprio mai delle tematiche gay. Si limitano, da buoni professionisti del lustrino, a interpretare il ruolo che gli è stato assegnato nel grande gioco televisivo.
Cosa non si fa per guadagnarsi la pagnotta!

Babel

3 commenti:

  1. Condivido in pieno quanto dici ! Non c'è veramente nulla da aggiungere......

    RispondiElimina
  2. un paese che non tutela tutti i suoi cittadini non è un paese civile.

    RispondiElimina
  3. Onestamente non mi aspettavo niente. E' duro dirlo ma non credo che cambiera mai qualcosa fino a quando non si fara piazza pulita di buona parte dei politici attuali.

    RispondiElimina