sabato 28 maggio 2011

L'ASSASSINO NEI TUOI OCCHI


Siamo stati invasi e inquinati da lunghi mesi dalla storia di Sarah Scazzi e dalle mille versioni di suo zio Michele. Siamo stati frullati dalla infinite interviste di Sabrina e della sorella in tutti i salotti televisivi. Abbiamo ascoltato le loro parole e visto le loro lacrime. Il padre, quel padre semplice e silenzioso, lo rinnegavano con una netta presa di posizione contro l'orrore, gli auguravano di scontare fino all'ultima goccia di pena nel più assouluto abbandono, anche famigliare e poi, poi è arrivato l'arresto di Sabrina e la giostra mediatica ha iniziato a girare impazzita su un asse incomprensibile.
Ancora non è finita.
Ora è toccato alla madre Cosima Serrano.
Alla sorella maggiore di Concetta, madre della vittima, che in tv dichiara, sull'uscio di casa, semi-nascosta dal battente e da una tenda scivolosa, che la sorella non poteva non sapere niente, che Sarah, sicuramente, si è difesa, ha urlato, si è dimenata, e spera che finalmente parli, racconti tutto quello che sa, perchè qualcosa la sa di sicuro.
In questa storia non c'è nulla di buono, sano, edificante.
Solo squallida marginalità e una triste deriva morale.
Non so Sarah com'è morta e chi ha commesso il terribile delitto e per quali disumane motivazioni.
Però, quello che mi ha lasciato basito e senza parole, è stato vedere la folla fuori dalla casa dei Misseri urlare insulti e un coro di "ASSASSINA" contro Cosima che veniva tradotta in carcere con la sua solita espressione attonita e assente. Quasi triste, rassegnata.
Ho trovato la scena orribile.
Mi chiedo quanto tempo manchi al forcone e alla corda sul primo albero disponibile.
Mi chiedo cosa spinge dei comuni cittadini a radunarsi fuori da una casa per insultare una donna che vive un dramma più grande di lei, condannandola alla forca, umana e divina, a prescindere dagli esiti dell'indagine.

Pessima Italia.

Pessima.

Babel  

3 commenti:

  1. finchè i media continueranno a costruire mostri, scene così diventeranno sempre più frequenti.

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  2. La saggia Guchi mi ha rubato il commento che condivido in pieno. Un certo uso della televisione contribuisce, e non poco, a queste degenerazioni. BimboVerde

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  3. Concordo. Io sono davvero diventato intollerante alle dinamiche che ci sono in Italia. Tra un po' faranno passare Michele Misseri come un eroe, io lo avrei messo ai lavori forzati! Figurati che in galera si "godeva" la distanza da moglie e figlia...stiamo raschiando il fondo!

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