mercoledì 22 maggio 2013

IL CANTO DEL GALLO


Ieri ho parlato di un uomo divorato dall'odio.
Oggi parlo di un uomo illuminato dall'amore.
Un amore puro, libero, ribelle, totale, fragile e imprevedibile.
Un uomo di chiesa... la chiesa più bella... quella che apre le porte e non teme l'odore della strada e della vita.
Un uomo che odorava di sigaro, pioggia e sogni audaci.
Pane e fede.

Ho ammirato la sua lucida visione.
Il suo aprirsi al mondo... il suo cercare la verità nelle pietre di un marciapiede... nei silenzi delle anime perse...
L'amore per i colori... 
L'amore per l'amore...
Portatore di una voce radicale... e non per questo non disponibile all'ascolto di voci diverse...

Un uomo che ho sempre trovato un alieno lontano anni luce dalla meschinità italica... 

Ci sono cose per cui vale la pena vivere e lottare...
Ci sono persone che è bello sentire parlare...
Ci sono uomini che non ti fanno pentire di essere carne e sangue.

Ciao Don Gallo... hai svegliato le coscienze... come il tuo nome ha sempre promesso.
Un chichirichi allegro e fiducioso.

Quando guarderò alzerò lo sguardo al cielo e vedrò una piccola nuvola più colorata delle altre... penserò a te e al tuo sigaro.

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