domenica 24 febbraio 2013

DIVIETO DI ACCESSO


Mercoledì mattina ho ricevuto una telefonata alle 9 del mattino. 
Era Nosferatu, il proprietario del ristorante dove ho lavorato nelle ultime 5 estati, e ha esordito così: 
"Devo darti una brutta notizia..."
"Oh, mio Dio! Cosa è successo?" ho risposto io, spaventato dalla possibilità che qualcuno di mia conoscenza si fosse sentito male.
"No, tranquillo... nulla di grave..."
"Ah, per un attimo ho temuto il peggio..."
"Volevo solo informarti che per te, quest'anno, non c'è posto. A lavorare in sala prendo mio figlio... non ha trovato niente in questi mesi e... insomma... metto lui al posto tuo. Ha 30 anni e qui e là... bla-bla-bla..."
Io ascoltavo e lo tranquillizzavo. 
"Va bene... ok... cercherò altro... non si preoccupi..."
E mentre dicevo queste cose pensavo al mio amico che doveva arrivare da Roma alle 13... a tutte le cose da fare, alla casa da sistemare, alla spesa da fare, alle lenzuola pulite da stendere sul letto, al bagno da pulire... e poi il funerale della mamma di un altro amico da presenziare quello stesso giorno... e poi organizzare in qualche modo quei 4 giorni di vacanza per Adriano... e così, preso dai mille impegni, non ho avuto il tempo materiale di pensare concretamente a questo piccolo terremoto. 
Be', sì... in effetti nulla di grave... aveva ragione Nosferatu; ho solo perso il lavoro che mi permetteva di campare in questo periodo di crisi assurda... ma, a parte questo, va tutto a meraviglia, direi!
Ho parlato con i colleghi... sono tutti molto dispiaciuti per questa scelta drastica e improvvisa del boss, ma io, non so perché, ci rimuginavo da mesi sull'eventualità di un forte cambiamento del mio destino prima dell'inizio della nuova stagione estiva. 
Ora devo capire cosa fare...
Sicuramente bloccherò il mutuo della casa per un anno.
Forse emigrerò.
Forse, in un altrove ancora indefinito, sarò più felice e fortunato di come mi sento adesso... in questo limbo grigiastro.
Forse scriverò ancora... forse qualcuno di pubblicherà... forse resterò sempre il solito pirla senza gloria.
Ho pensato tanto in queste ultime notti... nel buio della stanza... cercando di non disturbare il mio ospite... ho pensato a miliardi di cose... e ho paura. 
Una paura fottuta di non farcela...

Quello che non ti ammazza... ti fortifica.
Mi auguro BUONA FORTUNA da solo... ne ho bisogno.

P.S. - grazie ai sorrisi di Adriano... mi hai fatto ridere tantissimo in questi giorni... ne avevo un bisogno quasi fisico. E grazie a te che sai starmi vicino... discretamente. 

2 commenti:

  1. In bocca al lupo, Carlo. Che crepi, quel maledetto canide!

    RispondiElimina
  2. certe cose non succedono mai per caso, te lo dico per esperienza.

    RispondiElimina