mercoledì 21 marzo 2012

ROBA DA MATTI


Questa sera ho visto un docu-film che mi ha colpito moltissimo.
Non sapevo della proiezione. E' stato un amico ad avvisarmi. Mi sono presentato in sala con un'idea precisa di cosa stavo per vedere. Solo ieri mi era capitato di vedere un servizio al Tg Regionale che parlava proprio di questo film. La curiosità era tanta. Un film che racconta la vita all'interno di una "CasaMatta" che accoglie otto persone con problemi psichici, seguendoli, curandoli, coccolandoli e facendogli vivere un'esistenza "normale". Seguendo le teorie di Basaglia che pensava a luoghi di cura aperti, dove il "malato" non è prigioniero, costretto, sedato, controllato, ma vive in una casa vera e propria dove può sentirsi sereno, sicuro e accettato dalle persone che lo seguono e lo assistono. Esattamente come in una vera famiglia, con una stanza, degli spazi, degli oggetti personali, dei ritmi, delle abitudini. "Malati" che possono uscire all'esterno e vivere il quartiere in tutta tranquillità. 
Il film di Enrico Pitzianti racconta la vita all'interno della CasaMatta e le peripezie della cordinatrice Gisella Trincas per evitare la chiusura della struttura, e lo fa con un tocco leggero, discreto che riesce a svelare un mondo complesso, difficile, tenero e ricco di momenti di grande ilarità. Si piange e si ride molto. Alcune scene sono coltelli nel cuore e altre piume sotto il naso. Davvero un bel momento di confronto e conoscenza. Interessante anche il breve dibattito con il regista.
Ho preso coraggio e ho fatto una domanda evitando di guardare il folto pubblico alle mie spalle.
Il film verrà distribuito molto presto in tutta la penisola.
Vi consiglio di correre al cinema per vedere questo piccolo, incredibile gioiello di gioia e umanità. Non vi pentirete della scelta.
Alcune date già segnalate nel sito: domani il film verrà proiettato a Sassari al Cinema Moderno. Venerdì sarà a Nuoro al Teatro Eliseo.

ROMA - dal 20 al 26 aprile:
“Film Studio” (regolare programmazione)

MILANO - dal 20 al 26 aprile:
Cinema “Palestrina” (regolare programmazione)





Nel 1990, in occasione del decennale della morte di Franco Basaglia, con l’A.SA.R.P. (associazione sarda per l’attuazione della riforma psichiatrica) organizzò a Cagliari una Manifestazione Culturale di tre giorni dal titolo “Abbiamo un Sogno”. Dibattiti, mostre, rappresentazioni teatrali, musica e danza che pongono al centro del dibattito pubblico la grave situazione della psichiatria in Sardegna e la necessità che si realizzino le strutture alternative indicate dalla Legge di Riforma Psichiatrica n°180. Ero stremata, non riuscivo a trovare una soluzione alla condizione di mia sorella maggiore, ero stanca di vederla andare da un luogo all'altro, senza un progetto, senza la prospettiva di poter avere un posto suo, un luogo dove poter aspirare a vivere una vita normale. Dall’esigenza mia e di mia sorella Paola nasce il progetto di poter offrire a nostra sorella e ad altri soci dell’Associazione, una possibilità di vita che non li vedesse esclusi o istituzionalizzati. Così, in occasione del 1° Convegno Internazionale organizzato dal Coordinamento Nazionale delle Associazioni dei Familiari e dalla Fondazione Basaglia, decisi di lanciare la Campagna nazionale di raccolta fondi per la realizzazione del Sogno: una casa da vivere insieme. Ci vollero quattro anni per raccogliere i fondi necessari alle prime spese e per trovare la casa giusta. Finalmente nel gennaio del 1995, grazie all’impegno e alla solidarietà di tanti, “Casamatta” diventa una realtà.
Nella casa abitano otto persone che vivono l’esperienza della sofferenza mentale (sei donne e due maschi) in cura presso i servizi territoriali di salute mentale. Per ognuno di loro vi è una convenzione con il Comune di appartenenza, e la retta, attualmente, è di circa 46 euro al giorno. Le persone più penalizzate da questa esigua disponibilità finanziaria sono gli operatori che hanno scelto di impegnarsi, con sensibilità e determinazione, a portare avanti un progetto di fondamentale importanza per la vita delle persone che quotidianamente, 24 ore su 24, sostengono. La Casa, in questi 17 anni di vita, non ha mai avuto l’autorizzazione definitiva al funzionamento perché è una casa normale di civile abitazione con le scale; questo impedisce di poter accedere alla retta intera di circa 80 euro. Si tratta di una struttura di tipo socio-assistenziale che porta avanti un progetto di riabilitazione psico-sociale importante e con evidenti risultati.
Il problema è quindi quello di intervenire sulla struttura per abbattere le barriere architettoniche ma la casa non è in affitto ed il proprietario non vuole rinnovare il contratto in scadenza. E non ci resta che lasciare la casa! 

Il nostro sogno, familiari, residenti e operatori di Casamatta, è quello di poterci fare costruire la casa giusta in cui ritrovare l’atmosfera che il dott. Aldo Lotta ha espresso in queste poche righe “La dimensione familiare è quello che, nella realtà della Casamatta, ho sempre apprezzato. Sicuro che le persone con cui condividevo i pochi minuti della visita sarebbero poi tornate in un ambiente in cui tutto, dagli ospiti agli operatori, alla struttura architettonica, al mobilio, ai tempi e modi della quotidianità, rimandassero al calore familiare” -  
           
Gisella Trincas


Una bellissima sorpresa!

ALIAS 

5 commenti:

  1. Un film che dovrebbe portare a riflettere tutti. Perché guardare il lavoro degli assistenti, la dolcezza delle mani che rimboccano le coperte e gli sguardi sereni delle persone che non chiedono troppo dalla vita, se non una tazza di latte caldo e una carezza, é stato per me commovente.

    RispondiElimina
  2. Mi sono dimenticato di firmare! Giammy!

    RispondiElimina
  3. Un piccolo esempio di come si può migliorare il mondo con un sorriso e una tazza di latte caldo. A me il caffè fa dormire...tenerissima. ehehehe

    RispondiElimina
  4. bene a sapersi, se passa di qua lo vedrò.

    RispondiElimina
  5. Cara Guchi, se non passa, sappi (come ci ha detto il regista) che tra qualche mese, nel sito del film (penso a giugno) il film si potrà scaricare in modo gratuito. Una piccola donazione per realizzare il progetto può essere fatta in modo discrezionale. I soldi raccolti serviranno a mantenere in piedi il sogno di Casamatta. ehehhe
    P.S.- sono sicuro che ti piacerà.
    P.S.2- quando parti?
    P.S.3- del nuovo pupo che dici?
    Bacio.

    RispondiElimina