domenica 7 agosto 2011

CARTOLINA


Agosto: tempo di vacanze per molte persone.
Ci sono amici e parenti che partono per luoghi lontani e a volte vieni a sapere dell'esistenza di queste migrazioni solo per una pura casualità (qualcuno che ti dice che ha sentito da un altro che forse tizio è partito ma non è sicuro-sicuro che caio avesse le informazioni precise...)
Chiuso nella mia vita da cameriere, non mi rendo conto dello scorrere del tempo e dei passaggi, delle mutazioni, delle variazioni che si muovono altrove.
Posso stupirmi di un amico che parte per un viaggio senza dirmi niente?
No, che non posso, se poi penso che quello stesso amico non mi chiama da un po' troppo tempo neanche per chiedermi come mi girano le stelle.
Come dire...smetti semplicemente di stupirti per questa omertà specifica, vacanziera.
In estate tutti hanno i loro cazzi da grattare e non hanno molto tempo per i cazzi altrui.
Qualcuno mi ha consigliato di prendere con meno passionalità le interferenze della vita.
Imparare a farmi scivolare le cose sulla pelle sarebbe più salutare per la mia sudorazione emotiva.
E poi c'è sempre chi è pronto a dirti che quella volta hai mancato con le parole, i gesti e i pensieri.
Nessuno è perfetto.
Io meno che mai.
Forse ci lamentiamo tutti delle stesse cose e poi facciamo tutti gli stessi errori che imputiamo ai comportamenti altrui.

L'altro giorno, parlando con mia madre, ho capito da dove mi arriva questa eccessiva apprensione affettiva che mi fa rodere il fegato e girare i neuroni a mille.
Chiacchierando al telefono mi dice: "Lo sai che tua zia mi ha mandato una cartolina da New York?"
Ed io: "Davvero?"
Fingendo di cadere dalle nuvole.
"Si!", mi risponde con una voce secca e neutra. "E sai che ci ha scritto sopra?"
Inizio a ipotizzare messaggi simpatici, ironici, affettuosi, carini, soprendenti, allegri, complici e mi dico: "Se hanno speso tempo e denaro per spedire una cartolina avranno scritto qualcosa di davvero speciale".
"No, mamma, non lo so cosa ti ha scritto", ribatto, cercando di sembrare interessatissimo alle sue parole.
"Cordiali saluti...capisci? Mi ha scritto solo cordiali saluti!"

Cara mamma, ora so chi è la colpevole per la mia eccessiva attenzione ai particolari.
Sei tu, tu e solo tu la portatrice del gene "degenere".
Ho chiuso il telefono sorridendo dopo aver ridimensionato la notizia con un "E' stata comunque carina a ricordarsi di te, non trovi?"
"E certo..." mi ha risposto mia madre. "...scritta davvero con il cuore!"
Solo dopo ho pensato di non aver chiesto a mia madre il tipo di immagine immortalata nella cartolina.
Escluse le torri gemelle...cosa rimane?

C.D.

12 commenti:

  1. Povera mamma...L'avranno scritta con il sudore!!! Cordiali saluti, e che cazzo! C'è da dire che se anche le avessero scritto una cosa diversa l'effetto sarebbe stato identico. Ahahah!

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  2. Cooooooome ti capisco ! Sai che non sto più ricevendo telefonate da nessuno ! Tanto lavori, no ? mi diceva una mia amica l'altro giorno, in farmacia !!

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  3. complimenti per la foto, io al posto di tua madre avrei spedito indietro ai tuoi parenti questa cartolina!
    Anonimo Veneziano

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  4. Non credo che tutte le frasi siano identiche e così le reazioni. Nonostante un malumore represso. Carlo.

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  5. E si, con la scusa che lavoriamo spariscono tutti. Facile scusa. Non credi? Ma ci ho fatto il callo...siamo soli...alla fine siamo soli con noi stessi. Carlo.

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  6. Caro anonimo veneziano...la foto piace molto anche a me. Per la cartolina...finirà in un cassetto. Forse. Carlo.

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  7. io non lavoro, ma la solfa è la stessa.

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  8. E come mai? :-) Stressi tutti con il giappone? ehehehe Carlo

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  9. Sudorazione emotiva…..me la sono segnata, è geniale!
    Comunque si, è sempre colpa della mamma!

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  10. Dato che pubblicamente lo scrivi, pubblicamente io rispondo. Diverse volte ti ho invitato a programmare un fine settimana in periodi in cui non lavoravi.... ricordi il lago di Como? Abbiamo rinunciato perché tu non potevi, non per colpa mia. Nel frattempo io faccio le mie cose.... anche perché non ho nessuno a cui badare e nessuno che mi aspetta a casa, quindi piuttosto che impiccarmi faccio qualcosa! Per quanto riguarda le cartoline, aspetto ancora quella da Buenos Aires.... lentezza delle poste? Sempre meglio un pensiero banale, ma pensiero, che niente! Mi sono punto? Si sono punto e anche offeso.... le cose si dicono in faccia! Ciao Giuliano.

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  11. Leggo la tua risposta solo ora. Mi dispiace che ti sia offeso. Il senso del mio post non era sputtanare nessuno. Raccontavo, senza fare nomi, uno stato d'animo. Se vorrai sapere qualcosa in più---sai dove trovarmi. carlo

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  12. Ti dico la verità.... sul momento mi sono sentito offeso e ho risposto di getto.... poi a mente fredda e dopo le vicissitudini di quest'estate mi sono reso conto che è una stupidaggine.... avrei voluto chiamarti, ma non volevo infastidirti sul lavoro.... senza rancore, come già hai potuto constatare, ti aspetto per una pizza. Baci

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