mercoledì 4 settembre 2013

LA FORMA DELLE PAROLE


Ci sono cose che non puoi dire.
Cose che pensi.
Cose che ti sfiorano e poi scivolano altrove.
Si parla... si sputano parole... ma quanto davvero ascoltiamo di quelle onde sonore che arrivano nei nostri timpani?
Tutti compressi in una percezione totalizzante di NOI stessi.
Il mondo è altro... spesso imperfetto e impuro...
Noi siamo giusti, santi e puliti.
Noi non pensiamo mai male... noi sentiamo tutto e capiamo tutto.

Nella realtà, le orecchie, sono organi inutili.
Estremità sacrificabili.
Perché noi sentiamo solo un lontano riverbero di quello che ci viene detto... e la memoria... la memoria, frullata da mille tentazioni, inciampa su verità fasulle. 

Fermarsi con gli occhi e guardare in profondità chi abbiamo davanti... anche quel ragazzo che passa, beve un sorso d'acqua da una bottiglietta, ti sorride e ti dice ciao... così, senza un motivo... e tu senti che un rivolo di salvezza, da qualche parte, scorre ancora.

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