venerdì 30 marzo 2012

DENTI DI CARTA


Domenica primo aprile inizio a lavorare in ristorante per una nuova stagione estiva.
Mi attendono 7 mesi intensi e totalizzanti.
Avrò poco tempo per fare altro.
Di solito non riesco a scrivere neanche una riga in questo lungo periodo.
A fatica curo il blog.
Mi limiterò a leggere e a metabolizzare storie e progetti (l'elaborazione mentale è importante e non si deve sminuirla nonostante la stanchezza e i mille ostacoli materiali).
Io leggo sempre tanto e lo farò anche questa volta.
Certo, a maggio mi scorderò Torino e la Fiera del Libro.
Sarebbe stato bello partecipare per conoscere "live" qualche amico virtuale e stringere qualche mano e qualche legame "interessante".
Il mio ebook uscirà proprio a ridosso di questo periodo faticoso e stressante.
A novembre ho sperato, ho pregato, ho implorato il destino che il mio romanzo non uscisse in aprile, per poterlo curare e promuovere come meritava nei lunghi mesi invernali senza lavoro.
Si vede che non ho sperato abbastanza, non ho pregato i santi giusti e non ho implorato il destino con la giusta convinzione.
Come una sfiga fantozziana uscirò PROPRIO ad aprile.
Se non è culo questo?
Ormai ci rido sopra.
Cosa altro posso fare?
Stamattina parlavo con un amico giornalista per organizzare delle recensioni con i giornali regionali.
Ho scoperto che la cosa non è così semplice.
Devi chiamare questo, devi chiamare quello...prova qui, prova là...ma sai non hanno molto tempo per leggere...invia un riassunto della storia...insisti...ma senza esagerare.
Insomma...un balletto della diplomazia.
Con il poco tempo che avrò a mia disposizione la vedo molto dura.
Tra i partecipanti al torneo che schifano gli ebook e non li leggono per motivazioni varie: "Ma vuoi mettere la carta!!! Ma vuoi mettere il piacere tattile, il profumo, il rapporto intimo che si crea...e bla-bla"...si si...tutto chiaro.
La solita manfrina.
Tra mamme, zie, nonne che non sanno neanche cos'è un ebook e non riescono a capire come potranno mai leggere un libro che non esiste.
Tra amici che non hanno carte di credito o post-pay e in estate leggono meno che con questo caldo, sai, la pressione scende (o sale, a seconda dei casi) e poi, al massimo, mi concendo la Gazzetta o un giallo poco impegnativo...prevedo che se riuscirò a vendere 100 copie potrò ritenermi soddisfatto e ubriacarmi per la gioia.
Poco importa il risparmio, poco importa la comodità di portarsi una libreria intera sempre dietro in borsa, poco importa l'aspetto ecologico.
Carta...carta...carta.
Abbiamo tutti bisogno di toccare le cose.
Altrimenti non sono nostre...non le possediamo.

Mi attendono mesi di spaghetti da porzionare e pesci da pulire...mesi di scazzi e sorrisi...mesi di pazienza infinita e sudore a catinelle.
Mi auguro di vedere la luce alla fine del tunnel...e che non sia il chiarore bluastro di un computer...ma l'aureola di un mega-super-altissimo-supremo-editore che mi sorride con i suoi 3500 denti!

ALIAS

3 commenti:

  1. Io non so ma fingo di sapere, così siamo a posto. Capisco la frustrazione. Io che finora ho pubblicato solo poesie sono riuscita a venderne in cartaceo poco più di 120 copie. Che è già tanto. Insomma, per essere poesie. Poi non stare a pensarci più di tanto. Le copie verranno, intanto imparerai a muoverti tra librai, giornalisti e presentazioni e il prossimo romanzo sarà più bello del primo e tu saprai già cose che oggi non sai. Piuttosto fa che il duro lavoro ti scivoli addosso, peché tu hai un sogno e c'è gente che non ha nemmeno quello...
    In bocca al lupo.

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  2. Ciao Carlo, è la prima volta che commento - anche se lurko spesso il blog - volevo dirti che io il tuo ebook l'ho comprato eccome (e non vedo l'ora di ficcarci il naso dentro)!
    Pubblicare un libro digitale in Italia per certi versi è un po', come dire, frustrante (siamo un tantino medioevali, sotto questo punto di vista), ma tieni duro, perché le soddisfazioni arrivano!

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