E siamo arrivati un po' a fatica anche alla fine di questo 2012.
Come vi è andata?
Bene o male? Così così o alla grande?
I bilanci sono tanti e non è semplice, tra mancanza di lavoro e di prospettive, assenza di una classe politica moralmente degna e congiure del fato, vedere una luce alla fine di questo interminabile tunnel.
Ma possiamo farcela...io lo so...io lo sento (tipo sensitiva che legge i tarocchi e fuma la sigaretta elettronica perché è molto alla moda e ci tiene ai suoi profetici polmoni!).
Se penso al mio 2012...mmmm...ci devo proprio pensare?
Vi racconto cosa mi è capitato durante il pranzo di Santo Stefano a casa di un amico: è un appuntamento fisso del mio natale, ci troviamo a casa di Stefano (appunto!) e qui mangiamo, ci scambiamo battute, novità e buoni propositi per l'anno nuovo. Come sempre arrivano anche amici che vivono nello stivale, uno di loro, con l'entusiasmo tipico di un giovane rampante in piena carriera (non scendo nei particolari se no mi rodo dall'invidia) chiede a tutti di dire a voce alta, a turno, la cosa più bella e la cosa più brutta del suo 2012.
Tutti i miei amici hanno espresso il loro punto di vista, chi restando sul generico, chi buttandola sul ridere, chi parlando seriamente di avvenimenti importanti della sua vita, io, invece, ho passato la mano: non riuscivo a tirare fuori niente dalla mia testa. Mi sono sentito un po' stupido, e anche leggermente in imbarazzo.
L'umore non era alle stelle per problemi vari e ho capito subito di essere sbagliato in quel contesto. Ho finito di pranzare, ho aspettato ancora un po' per vedere se il magone passava, e poi, alle 15.30, ho salutato e sono andato via.
Ci ho pensato tutta la sera alla mia reazione assurda.
Cosa mi ha bloccato?
Tornando al mio 2012...ci provo qui a dire qualcosa.
Mi ha portato il mio romanzo pubblicato in ebook con la GeMS: questa è stata una gioia grande che si è trasformata, lentamente, in una delusione profondissima.
Ne ho parlato già in diversi post su questo blog e non mi va di ribadire gli stessi concetti. Diciamo che ho sperimentato, nel caso me lo fossi dimenticato, l'esistenza di due facce opposte nella stessa moneta.
Mi ha portato dei nuovi amici...e questo è davvero un bene preziosissimo. Alcuni davvero speciali. Soci e fratelli di avventura. Non dico altro.
Chi ha baffi fini...sente la vibrazione nell'aria.
Mi ha portato nuove idee e nuovi progetti: non ho mai scritto così tanto come questo ultimo anno.
Mi ha ricordato che qualcuno vicino al mio cuore c'è sempre.
Basta girarsi un attimo e guardare oltre il limite della mia ombra.
Cosa mi ha tolto, invece?
Mi ha tolto un amico nel modo più assurdo e beffardo che potessi immaginare (inizio a familiarizzare sempre di più con le stranezze della vecchia signora...gira un po' troppo dalla mie parti ultimamente...).
Mi ha tolto la serenità e mi ha rubato molte ore di sonno: troppe!
Mi ha tolto qualche speranza: quando metti il naso dentro il mondo editoriale, capisci quanto sia duro, complesso e spietato. Impari a scrivere per te, ancora più intensamente di come facevi prima, e conti tutti quelli che sono passati oltre...perché hanno avuto più culo, perché sono più bravi, perché la vita è una coincidenza che ti esplode in mano...e a loro è esplosa alla grande!
Tutto quello che c'è stato tra una voce e l'altra...spesso era solo inutile fuffa.
Per finire voglio dire due parole su questo piccolo-grande spazio di libertà che mi sono costruito da solo.
Grazie al blog mi sono curato e mi sono sfogato...non come vorrei...ma come è giusto che sia.
Alcuni numeri per capire meglio: nell'ultimo mese ci sono state quasi 3000 visualizzazioni per le pagine del blog, e in tutto l'anno sono state sfiorate le 48000 visualizzazioni.
Per me è un bellissimo risultato per un piccolo blog senza pretese.
Il post più letto in assoluto da quando ho aperto il blog?
IL "PACCO" DELLE POSTE (6958 visualizzazioni)...e vi prego...non chiedetemi perché...forse attira la parola "pacco" (si sa che i motori di ricerca di Google sono molto suscettibili a tutte le sfumature della sessualità!).
Lo spettacolo...per ora...termina qui.
Ho un ultimo ringraziamento sulla punta della tastiera: grazie ai miei amici lettori, grazie ai miei amici-amici e grazie ai miei personaggi...contate molto di più di quanto chiunque possa immaginare.
Buon Anno!
caro Carlo, ti lascio qui il mio augurio per un 2013 speciale. io non farò bilanci, penso che non abbia senso ripensare agli avvenimenti buoni e cattivi e cercare di decidere quali abbiano avuto più peso. credo invece che il criterio debba essere ripensare a come abbiamo vissuto noi e capire se abbiamo sempre fatto del nostro meglio, poichè questa è l'unica maniera di non avere rimpianti e rimorsi. sono sicura che da questo punto di vista il tuo bilancio è positivo, così come lo è il mio. un abbraccio!
RispondiEliminaCiao carissima Guchi, hai ragione...i bilanci sono sempre pericolosi e il mio, esile esile, è alquanto scarno ed essenziale. Io so di più di quello che si può dire...come tutti. Un abbraccio affettuoso...e continua a scrivere....non mollare. :-)
RispondiEliminaUn saluto anche a te...che tutto scivoli leggero e luminoso come speri. :-)
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