Non sono una volpe.
Sicuramente resterò sempre al palo.
Ieri ultima lezione dell'anno del corso di editoria.
C'era molto freddo...così freddo che neanche la stufa riusciva a scaldare davvero l'ambiente.
Abbiamo parlato dell'oggetto libro: le sue parti, il modo di pensarlo e costruirlo...qualità della carta, delle copertine, della rilegatura. Imparare a cogliere le differenze per riconoscere le case editrici che fanno le cose con un criterio serio e quelle, troppe, anche importanti, bravissime a risparmiare un po' troppo. Pagare 17 euro un libro di 150 pagine, incollato, è un furto. Come sono tornato a casa ho controllato subito i libri che avevo sottomano e, SORPRESA, la colla c'era...eccome!
Al corso abbiamo parlato anche di ebook...un argomento che mi sta molto a cuore...chissà perché!
Chi lo sostiene...chi no...chi vede un futuro roseo...chi sostiene che la carta non sparirà mai!
Io leggo gli ebook e anche tanti libri cartacei...una scelta non esclude l'altra.
Se un'autrice come Susanna Raule ipotizza che il suo romanzo, uscito in entrambe le versioni, su un campione di 100 copie, ne ha venduto una in ebook, e 99 in cartaceo, rende bene l'idea della dimensione ridotta del mercato del libro digitale.
In attesa di scoprire cosa si prova a vedere una propria storia, volpi permettendo, in formato cartaceo...continuo a sognare le mie storie dentro un libro, possibilmente cucito e non incollato.
Dov'è finito il racconto? Lo hai tolto....
RispondiEliminaNick P.