giovedì 21 gennaio 2016

I BAMBINI QUI NON ENTRANO


In questi giorni si parla molto della scelta di un ristoratore di vietare l'ingresso nel proprio locale ai bambini piccoli e alle carrozzine dopo una serie di situazioni spiacevoli che hanno creato vari problemi sul lavoro. 
Ho letto molti commenti su facebook dove diverse persone esprimevano il loro parere sullo spinoso argomento. Anche Barbara D'Urso, in super esclusiva, si è collegata con il ristoratore incriminato per parlare direttamente con lui delle ragioni profonde che lo hanno spinto a fare una scelta così drastica. 
Potevo esimermi io, dopo anni di onorata carriera tra i tavoli di molti ristoranti, di dire la mia? E no... direi proprio di no! 

Allora, iniziamo a elencare un po' di cose...

Un ristorante è un luogo dove ci sono delle persone che lavorano. Anche se sono gentili, vestiti tutti uguali come dei pinguini e vi trattano come se davanti agli occhi gli fosse apparso all'improvviso Papa Francesco, ecco, quelle persone sono lì per lavorare o, per meglio dire, sono lì per servirvi un pranzo o una cena, farvi mangiare bene con la vostra famiglia o i vostri amici, e farvi andare via con un bel ricordo del luogo e del cibo consumato. 
Tecnicamente si chiamano camerieri, barman e poi ci sono anche i cuochi che cucinano e i lavapiatti che lavano quello che voi sporcate. Tutto ruota sul cibo, ok? Quindi, per favore, non scambiateli per psicologi, baby-sitter, educatori o pinguini votati al martirio. No, non sono niente di tutto questo. 
Per questo motivo, quando andate in ristorante, imparate a sedervi intorno al tavolo con i vostri bambini, ordinate le cose che vi garbano e mangiate sereni. 
I bambini che corrono e urlano tra i tavoli non sono graditi, perché i camerieri devono muoversi senza l'ansia di calpestare nessuna pulce urlante e perché devono portare i piatti caldi nei vari tavoli senza la paura di rovesciare la fregula bollente sulla testa di un cliente per una frenata improvvisa. Anche gli altri commensali possono apprezzare molto poco la simpatia dei vostri pargoli che urlano, corrono o buttano cucchiaiate di cibo per terra o le lanciano in orbita verso il soffitto. 
Dipende solo da voi e dalla vostra educazione fare in modo che un pranzo o una cena con i vostri amati figli non si trasformi in un assalto a Fort Apache.

Perciò:
1- quando prenotate un tavolo ricordatevi sempre di conteggiare anche i bambini e di precisare se c'è qualche passeggino da sistemare. Quindi non prenotate per 6 per poi presentarvi in ristorante in 9. Ovvero, 6 adulti, 2 bambini piccoli e un bambino neonato dentro un passeggino-astronave-aliena stile Star Trek che occupa più spazio di un camion. I tavoli non sono fatti di gomma e così neanche le mura... si rischia di non trovare posto. E la scusa: "Non ci abbiamo pensato" non aiuta i camerieri a risolvere il problema. Ok?

2 - quando il vostro bambino non mangia non iniziate a intimorirlo dicendogli che se non manda giù la pasta il signore (ovvero il cameriere) si arrabbierà molto e chiamerà l'uomo nero. Lo trovo un modo poco carino ed educativo di instillare nel futuro adulto una paura inconscia dei camerieri.

3 - quando i vostri bambini si alzano dal tavolo e iniziano a correre per la sala, sappiate che se arriveranno a buon fine soltanto la metà delle maledizioni che vi stanno sparando con gli occhi i camerieri e gli altri commensali, il vostro pargolo non arriverà vivo al suo quarto compleanno. 

4 - quando i vostri bambini fanno più casino di una banda musicale a un incontro di rugby, non li guardate con fare minaccioso se poi sapete benissimo che il vostro sguardo assassino non ha mai sortito un reale effetto sui loro comportamenti criminali. 

5 - quando i vostri bambini vanno in bagno da soli e pisciano fuori dal water e con la carta igienica realizzano un pupazzo di neve per assecondare la loro vena artistica... ecco, quando succede, cari miei, pensate sempre che qualcuno, quel casino lo dovrà pulire. La fatina dei cessi non è stata ancora inventata.

6 - quando andate via e vi scusate per il casino che avete lasciato sotto il tavolo dicendo al cameriere che di solito il vostro Marcolino non lo fa mai e non capite cosa gli ha preso quella sera... ecco, quando lo fate, non dovete credere neanche per un attimo al sorriso stampato sulla faccia del cameriere mentre vi risponde: "Non si preoccupi, signora!". Nella migliore delle ipotesi si tratta di una paresi facciale. 

7 - quando chiedete al cameriere se è possibile portare via gli avanzi lasciati nel piatto dal vostro pargolo urlante, non togliete sempre la scusa del gatto o del cane. Chiedete pure senza inventarvi scuse assurde. Intanto, al cameriere, di quello che farete con gli gnocchetti o il salmone affumicato, non gli importa un fico secco. 

8 - quando andate in ristorante, guardatevi intorno e chiedetevi perché i figli degli stranieri stanno seduti intorno al tavolo con i loro genitori e mangiano, e parlano, e sorridono senza rompere le palle a nessuno. Chiedetevelo.

9 - se un cameriere vi fa notare che i vostri bambini stanno disturbando non guardatelo come se vi avesse appena detto che avete uno stronzo caldo posato sulla punta della testa. Alzatevi e recuperate gli indemoniati. 
Non è contemplata in nessun caso la frase: "Ma sono solo bambini!"

10 - quando i bambini sono piccoli si può tranquillamente mangiare a casa. Così, il pavimento sporco, poi, lo pulite voi. 

Grazie.

Ps. detto questo... concludo con una massima: fare il cameriere è una prova di resistenza umana che richiederebbe stipendi molto, ma molto più alti e una medaglia al valore appuntata sul petto della divisa.

Grazie 0.2

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