lunedì 4 marzo 2013

SENTIRSI ALL'ALTEZZA GIUSTA


Questa mattina sono tornato all'ufficio di collocamento per aggiornare la mia scheda anagrafica.
L'impiegato, controllando i miei dati, mi ha informato che rientrerei in una legge che garantisce degli sgravi fiscali al datore di lavoro. Sono tornato a casa tutto contento. Poi, parlando con un amico che di mestiere fa il consulente del lavoro, ho ricevuto informazioni opposte. Il mio umore è tornato giù. Un saliscendi niente male per le mie coronarie. La giornata di sole invitava a rallentare il passo, sedersi in un bar della piazzetta e godersi un caffè in compagnia... e così ho fatto. Un momento di tregua per non pensare a tutti i miei casini. Sarebbe opportuno non rispondere più al telefono per non sentire brutte notizie... sperare che le persone che amo trovino la luce e il sorriso. 
La città, sepolta sotto un sudario di tristezza, inizia a dare i primi segni di vita... l'arrivo delle vacanze pasquali... i primi voli... i turisti. Il lavoro che si rimette in moto. E io, insieme ad altre migliaia di persone, in cerca di un posto. Una lotteria, dove contano le agevolazioni, l'età, la fortuna, le conoscenze.
E la politica che fa? Nulla.
Un balletto ridicolo. 
Mi dicono che sono troppo pessimista. Già... perché c'è forse qualcosa per cui ridere? Ditemi voi.

Mi sono goduto solo una piccola gioia in questi ultimi giorni... un mio racconto è stato scelto per una raccolta che parla di giocattoli... un libro che, se tutto va bene, uscirà nel prossimo autunno per Farnesi Editore.
Per il resto... si galleggia... parteciperò anche quest'anno al Torneo di GeMS... ma questa volta, dopo 3 edizioni, non provo nessuna spinta e nessuna gioia. Brutta cosa perdere l'innocenza...

Spero di ritrovare presto la voglia di scrivere... e visto che ci siamo... anche quella di vivere.

Vorrei saper pregare per te... e anche per te... crederci a tal punto da smuovere tutto questo silenzio... non sentire più le lacrime e il rumore dell'acqua... non perdere più i ricordi... e non sentire la paura del futuro... colorato un tempo... e oggi lucido e bianco.


4 commenti:

  1. Cavoli, Carlo, le cose andranno meglio. DEVONO farlo, per forza. Non ti posso leggere così.

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  2. Neanche io mi vorrei leggere così, sai... :-(

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  3. Eh, lo so. E nemmeno dico che tu non ne abbia ogni motivo. I motivi li hai eccome. Spero solo che trovi presto una soluzione, così tornerai a sorridere e anch'io sarò un po' più felice!

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  4. Cerca, comunque, di riuscire a cogliere ogni più piccola scintilla, ogni barlume, ogni fievole abbozzo di piacere nell'essere vivo, perché le cose brutte arrivano come mazzate mentre quelle belle rischiano di passare inosservate. Non fa male il pessimismo, la depressione o quant'altro permetta di fermarsi e guardare la propria vita 'dall'alto', basta mantenere quel briciolo di insensata speranza per potersi accorgere del giungere di ogni minuscola gioia, e una paziente fiducia in se stessi <3

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