E così il corso di Editoria è giunto alla fine.
Ultima lezione: abbiamo parlato di come si stampa tecnicamente un libro.
Stampa Offset o stampa digitale.
Libri cuciti (Filo refe) o libri incollati (fresatura).
Carta di scarsa qualità (bianca, spesso lucida...poco adatta per la narrativa e più indicata per i testi scientifici) e carta bella al tatto, calda, color avorio...quella carta che quando apri un libro ti regala subito una bella sensazione e ti spinge ad amoreggiare con le pagine.
Lastre per la stampa e il procedimento che porta alla creazione del fascicolo (segnatura) che è 1/16, perché normalmente contiene 16 pagine.
Le lastre sono molto delicate e bisogna conservarle e proteggerle in caso di nuove ristampe. Anche il deposito delle lastre è un costo che pesa sulla stampa, per questo, con la stampa offset, più si stampa, e più si risparmia, perché si ammortizzano i costi. Con la stampa digitale le pagine sono incollate (non si crea il fascicolo), non c'è il costo delle lastre e il problema del deposito, e inoltre, meno si stampa, più si risparmia. Quindi sono scelte editoriali completamente diverse.
E' importante, quando si compra un libro, capire se l'oggetto libro vale il prezzo di copertina o se, dicendolo in parole povere, ci stanno infinocchiando.
La seconda parte della lezione, la più entusiasmante, è stata gestita dallo scrittore Alberto Capitta (anche autore teatrale, regista e attore) che ci ha parlato del suo lavoro, dei suoi inizi e della fatica che deve fare un esordiente per farsi leggere da qualcuno. Illuminanti i suoi racconti: le attese infinite, le promesse non mantenute, gli agenti, le lettere di rifiuto, il tempo sospeso, la fragilità dell'autore - quando sei ancora ignaro della crudeltà del meccanismo e vivi tutto con un'ingenuità quasi naif - i rapporti con le librerie, la diffidenza, i sorrisi falsi e cortesi.
Col tempo, poi, si capiscono le regole del gioco e si è più pronti ad affrontare i marosi improvvisi. Mi è piaciuta la leggerezza delle sue parole, la spontaneità, il tono lieve e amichevole, la lucentezza dello sguardo, l'amore per le storie e per la parola magica che può accendere un'intera pagina, la passione per la documentazione e l'amore folle per la natura, sempre presente nei suoi libri.
Ho capito ancora più di prima che si scrive per necessità...la pubblicazione è un premio, un traguardo importante...è a quel punto, inizia il casino, la vera sfida. E' stato utile ascoltare le tribolazioni dei suoi inizi. In giro per le librerie a portare il primo romanzo, edito da una piccolissima casa editrice, aiutato dalla moglie, attendere lo squillo del telefono per sentirsi dire: ci porta altre 10 copie? Presentazioni, incontri, viaggi impossibili...un'avventura folle e carbonara, capace di entusiasmare e farti disperare.
Alberto cerca di comunicare con semplicità la passione per la scrittura e lo fa anche con i suoi laboratori di scrittura creativa.
Se avrò tempo e modo, mi sono ripromesso di seguire il prossimo corso...in fondo non si finisce mai di imparare.
La serata è finita con una pizzata con tutti gli amici del corso e le nostre super insegnanti...Luana e Silvia.
Una perfetta conclusione dopo tre lunghi mesi di corso...inseguendo parole, sogni e storie...che sono finiti più velocemente di quanto pensassi.
Questo corso deve essere stato davvero molto interessante. Grazie per aver raccontato la tua esperienza. Sia la stampa offset che quella digitale garantiscono una qualità ottimale. La stampa offset si adatta maggiormente alle tirature elevate e agli articoli di grande formato come i manifesti, mentre quella digitale risulta essere ideale per le basse tirature e i prodotti di piccolo formato come i biglietti da visita. Complimenti per il blog!
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