La presentazione di un libro è sempre un momento particolare che ti fa vivere delle gioie e delle ansie tutte da valutare.
Ti muovi tra l'eccitazione per quello che potrà accadere, e la paura che non venga nessuno e ti tocchi parlare a una sala vuota o semi-deserta.
L'ultima presentazione nel circolo Borderline è stata strana e speciale in tutti i sensi.
Mi aspettavo molta gente per una serie di motivazioni favorevoli: l'orario decisamente più consono per i lavoratori, le promesse di amici e conoscenti che su FB mi avevano sommerso di: "Finalmente riesco a venire a una tua presentazione!", la pubblicità virale del circolo, il luogo dell'incontro che accoglie un pubblico più vario e ampio... e invece, contro ogni previsione - mia! - eravamo pochi intimi.
E, strano a dirsi, il bello è stato proprio questo.
Certo, il giovedì è una serata sfigata... poi mettici la partita della Dimano Basket- che nella mia città è come dire: "Ci vediamo in Piazza Castello che c'è la Canalis che sfila nuda!"... anzi... nella mia città, la Dimano asfalta la Canalis 1 a 100.
Poi c'era un evento in Piazza Tola dove si elargiva beozia gratis... e se non vuoi avere casini, non organizzare niente quando c'è in programma birra gratis per tutti da qualche altra parte. I Sassaresi ci vanno in massa per procacciarsi una bottiglia di Ichnusa.
Quindi, boys&girls, tirando le somme della serata, devo dire grazie alla trentina di disperati romantici che hanno scelto la mia presentazione, ascoltandomi per due ore... il tempo, per me, è volato, spero lo stesso per voi.
Grazie a Rita Bonomo e Stefano Cossu che hanno letto alcuni passaggi del romanzo con la solita bravura che mi provoca emozione e brividi lungo la schiena (e in questo caso la febbre non c'entra niente).
Grazie a Daniele Salis che mi ha presentato stimolando nuovi spunti di riflessione.
Grazie a Barbara Tetti - presidente del MOS - per le sue domande particolari e umanissime.
Grazie al Borderline che ha organizzato una presentazione davvero carina... con buffet e bicchiere di vermentino per l'autore-parlante.
Di solito mi devo portare l'acqua da casa, qui, mentre parlavo, sorseggiavo persino un buon bicchiere di vino; cosa volete di più?
Le presentazioni sono un momento di confronto... e di rivelazione.
Io scopro sempre moltissime cose su di me e sul mio libro negli incontri con i lettori.
Si tratta di uno scambio reale... vivo e intenso.
E questo mi piace.
Mi piace moltissimo.
Verissimo. Si cresce sempre... possibilmente insieme. Un bacione Bimboverde
RispondiElimina... E poi cominci a far pratica per 'salotti' più visibili ... metti che ti chiami Barbara D'Urso ...
RispondiEliminaE certo. Tra tutti i salotti televisivi hai proprio centrato quello a cui ambisco di più :-)
RispondiEliminaScusa ... preferisci la Panicucci?
RispondiEliminaMadò... no... :-(
RispondiEliminaThis was great to reaad
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