martedì 24 luglio 2012

LA FORZA DEL MALE


Oggi al lavoro è capitato qualcosa che mi ha scosso.
Stavamo pulendo la sala prima del servizio con i colleghi.
Io ramazzavo il pavimento sporcato dall'assalto mattutino.
Verso le 19 entra un uomo alto e robusto.
Capelli neri e ricci, pelle olivastra, sguardo indecifrabile.
Si avvicina verso di me e inizia a parlare in modo strano.
Sento subito il puzzo di vino nell'alito.
Mi mostra un documento e blatera qualcosa sulla questura.
Non capisco cosa cerchi e cosa voglia da noi.
Cerco di capire.
Mi risponde con frasi senza senso.
"Non sono uno scemo di guerra io...io sono bravo e amici tutti..."
Un bla-bla incomprensibile.
Interviene un mio collega e cerca di spiegargli come raggiungere la questura.
Passa qualche minuto di una conversazione assurda tra sordi e il tipo chiede una birra.
Ecco a cosa mirava.
Gli spieghiamo che non siamo ancora aperti e che può trovare un bar più avanti lungo la via.
Nulla.
Insiste.
Vuole la birra.
Parla e straparla e non molla la presa.
Interviene il capo-servizio.
La situazione inizia a farsi complicata.
Il tipo non molla.
Io riprendo a pulire.
Il tempo corre e dobbiamo ancora finire di sistemare la sala prima di mangiare una cosa al volo e aprire il ristorante.
A un certo punto il tipo, di evidente nazionalità marocchina, punta  deciso verso di me e cerca di strapparmi dalle mani la scopa.
NON CI HO VISTO PIU'!
Puoi dire e fare di tutto, ma non puoi toccarmi il bastone mentre sto scopando!
CHIARO?
Sono diventato una furia.
Gli ho detto di tutto.
Riassumendo il concetto della mia sfuriata: "Hai rotto i coglioni pezzo di stronzo...vedi di andartene che qui stiamo lavorando!"
Un collega, spaventato ha chiamato la Polizia.
Il tipo mi diceva..."Tu monello..." e si toglieva una protesi dentaria mostrandola a tutti. 
Io isterico gli dicevo di tutto.
Alla fine è intervenuto il boss e spingendolo verso la porta è riuscito a buttarlo fuori dal locale.
Ero pronto a spaccargli il bastone in testa.
Il tipo si è rifugiato nel negozio di telefonia mobile vicino al ristorante.
Qui è anche caduto rischiando di spaccare il vetro del bancone.
Buttato fuori dal personale del centro Tim si infila in un negozio di abbigliamento poco più avanti.
Corriamo a vedere se la commessa si trovi da sola dentro il negozio.
Per fortuna c'è anche il propietario.
Dopo 20 minuti arrivano i carabinieri.
Prese le generalità del molestatore seriale si scopre che è in libera uscita dal carcere dove sconta una pena per omicidio.
Azz!
Viene fatto salire sulla gazzella (si chiama così?) e viene portato via.

Il nervosismo mi è rimasto sulla pelle per un'ora buona.
Mi sono stupito della mia reazione.
In un nano-secondo sono passato dalla calma più assoluta alla rabbia più cieca.
E' stato un atteggiamento di difesa...ma mi ha comunque spaventato.

P.S.- sono riuscito a finire la pulizia della sala in orario e pazienza se non sono riuscito a bermi un caffè prima del servizio. Forse non era un'idea felice per i miei nervi sensibili.

P.S. 2 - la nazionalità non conta. Un rompiballe resta tale qualsiasi passaporto custodisca dentro il portafoglio.

Nessun commento:

Posta un commento