martedì 10 luglio 2012

PUNTO CROCE


L'altro giorno, parlando con un collega, ho scoperto che anni fa era rimasto sconvolto perché un commilitone, durante il servizio militare, gli aveva rivelato che gli faceva schifo praticare sesso orale sulle donne. Per il mio collega, questa rivelazione, era sconcertante. Per lui, grande amante di questa pratica erotica, era incomprensibile che qualcuno se ne potesse privare.

Noi, esseri umani, siamo fatti così.
Diamo per scontato che tutto quello che piace a noi sia giusto, naturale, ovvio.

Facile cadere in errore.
Io ho imparato che tutto è relativo e nel caso del sesso la cosa diventa ancora più sfumata, variegata e relativa.

Al mio collega ho chiesto: "A te piace il sesso anale con le donne?"
E lui, storcendo il naso: "Noooo...ma non ci penso proprio. Non è una cosa che mi attira."
Ed io: "Vedi? Ci sono uomini che per un culo venderebbero la madre!"
E ho continuato: "E i piedi? I piedi li lecchi?"
E lui: "No, mi fanno schifo!"
Ed io: "E sono già due cose che non fai...vedi? Non sei così perfetto come pensavi!"
Il collega mi ha guardato un po' confuso e ha abbassato la testa sconfitto dall'evidenza.

Mi ricordo le confidenze di un gruppo di compagne di scuola che parlarono tranquillamente del sesso anale praticato con i loro compagni durante una gita.
Io ci rimasi di stucco.
Va bene farlo...ma anche dirlo...mah!
Lì...in quel pullman, ho iniziato a capire molte cose.

Spesso l'eros è banalizzato.
Difficile anche scriverne in modo originale.
Figuriamoci viverlo!

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