Ancora pochi giorni e la mia ennesima stagione estiva finirà.
Sono stati sette mesi lunghissimi e faticosi.
Sette mesi di non-vita come dico tutte le volte che qualcuno mi chiede come va.
Me ne rendo conto sempre di più.
Il nuovo giro di vite - con orari più ampi e riposi tagliati - ha minato lentamente il mio fisico e la mia mente.
La crisi.
La famosa crisi che usiamo solo per riempirci la bocca di lamentele inutili.
Tutti piangono e tutti spendono.
Il padrone guadagna e ingrassa e tu tiri avanti come uno zombie per il tuo ridicolo stipendio.
Ridicolo e prezioso.
Mi sono chiesto...e mi continuo a chiedere ancora adesso: ma cosa voglio fare da grande?
Un amico mi dice sempre: inventati qualcosa!
Io cosa amo?
Cosa amo più di tutto?
Ecco il fulcro del problema.
Devo solo trovare la via.
Quella giusta.
Non la più semplice...ma quella giusta per me.
La vita mi ha preso a morsi e continua a farlo.
I suoi denti sono tanti e sono duri.
Bianchi e duri.
Ho per la testa molte cose.
Troppe.
Traccio linee per capire cosa voglio salvare e cosa voglio lasciar andare.
E scrivo.
Scrivo il nuovo romanzo.
Le parole arrivano...e io sono felice...solo in quei momenti lo sono davvero.
Come un piccolo passerotto prendo con il becco il bandolo della matassa e provo a sbrogliare il caos.
Amo le cose piccole.
Amo le cose piccolissime.
Quelle che vedo solo io.
Vorrei stringere la tua la mano e dirti di non avere paura.
Vorrei dirti che quel libro lo leggerò...giuro...lo farò.
Vorrei dirti che il male è altrove e non dentro di te.
Vorrei dirti molte cose...ma non ho parole abbastanza grandi per convicerti che io esisto.
Mi perdoni?
hai mai pensato di scrivere un tuo diario "romanzato"? se hai tante cose da scrivere, buttale giù tutte nero su bianco magari ti aiuta anche ad allentare la tensione interiore.la tecnica c'è tutta e questo pezzo è molto forte. bravo!
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