Oggi, attraversando il piccolo parco al centro della mia città, ho visto due donne piangere.
Se ne stavano sedute in una panchina: capelli biondi - corti sulla nuca e cotonati nella parte alta -, jeans, maglione, giubbotto impermeabile e una busta di plastica vicino alle gambe.
Parlavano al cellulare con qualcuno in una lingua che ho sentito tante volte passando lungo questi viottoli.
Oggi, giovedì, è il loro giorno di riposo.
Si riuniscono sempre qui. Parlano, ridono, si raccontano mille cose e mangiano insieme in allegria e complicità.
Sedute sulle panchine o sul prato con un telo aperto sull'erba.
Sempre, ogni settimana, di giovedì.
Gli altri giorni le vedo ancora qui; portano a spasso vecchietti, malati o spingono delle carrozzine. Pazienti, silenziose, materne.
Mi colpiscono con i loro volti tondi e rubicondi.
Con i loro occhi chiari che mi fanno pensare a cieli lontanissimi.
Con le loro mani ruvide e screpolate.
Oggi, giovedì, due di loro piangevano come bambine spaventate pensando alle loro case, ai loro affetti, alla loro terra.
Oggi.
Un giovedì qualunque sputato su questa Terra.
Mi fai emozionare, sempre!
RispondiEliminaBaci, Chus :))
Ciao carissima, un abbraccio anche a te. :-)
RispondiEliminaBello, reale ed emozionante davvero!!! Anche nella mia citta', vicino ai giardini al capolinea del metro' di superfice, tutti i giovedì c'e' l'incontro di queste signore...e ahime', anch'io ho assistito ad episodi disperati :( un'ucraina che conosco, arrivata illegalmente e ora in regola, ha rivisto il figlio dopo quattro anni...ancora piange per l'emozione dell'incontro <3
RispondiEliminaMina Mu
Troppe volte ci dimentichiamo del mondo fuori da noi. Un abbraccio.
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