Ho scritto questo articolo per il sito di IoScrittore.
Sono sempre stato un bambino
calmo, riflessivo e chiuso in un mondo tutto suo.
Occhi verdi, capelli castani
con un lungo ciuffo che cadeva sugli occhi, e un paio di occhiali con una
montatura troppa grossa e scura che mi trasformava in un piccolo Albano. Disegnavo
sempre con matite e colori il mondo fantastico che sognavo ad occhi aperti.
Disegnavo di tutto. Illustrai il “Pinocchio” di Comencini con Nino Manfredi nei
panni di Geppetto, catturato dalla storia e innamorato della Fata Turchina. Più
tardi mi dedicai ai robot Japan e ai supereroi della Marvel. Successivamente mi
cimentai in grandi disegni astratti che appendevo in camera o regalavo agli
amici dei miei genitori, che mi guardavano sempre come un piccolo genio
incompreso. Leggevo Topolino, Zagor, L’Uomo Ragno, i romanzi d’avventura di
Conan e sognavo di diventare esattamente come LORO. Svegliarmi una mattina e
ritrovarmi alto, muscoloso, con la vista a raggi X e la forza strepitosa di
Superman. Non capitò mai. Continuai a indossare i miei occhiali spessi e i miei
vestiti magri per andare a scuola.
Non alzavo mai gli occhi dal
marciapiede, troppo timido per guardare il mondo in faccia.
Mia nonna mi osservava
pensierosa e mi diceva: «Tu diventerai un architetto famoso. Disegni cose
troppo belle per non creare qualcosa di grandioso!»
Mia mamma mi guardava e mi
diceva: «Tu, figlio mio, sei così sensibile, che diventerai un chirurgo famoso.
Curerai le persone malate e aiuterai i sofferenti con la tua scienza.»
Mio padre mi spiava mentre
giocavo e mi diceva: «Tu diventerai un grande calciatore. Giocherai in serie A
e ti sposerai con un’attrice bellissima.»
Io ascoltavo le loro profezie
e pensavo che di costruire ponti, di curare la gente malata e di giocare a pallone
per sposare un’attrice famosa non mi fregava nulla!
Io pensavo solo alle mie
fantasie.
Scrivevo poesie, racconti,
abbozzi di romanzi e lo facevo con la penna a biro e il quaderno a quadretti.
Storie influenzate da fumetti, romanzi d’avventura e telefilm che vedevo in tv.
Saghe famigliari impossibili e storie di orfane che cercavano un riscatto. Se
ci penso ora mi nasce spontaneo un sorriso imbarazzato.
Per anni ho studiato, vissuto
e cercato una strada che potessi sentire almeno un po’ mia.
Non sono diventato niente di
tutto quello che sognavano i miei famigliari veggenti.
Ho continuato a disegnare e a
scrivere nella solitudine della mia cameretta.
Il mio battesimo è arrivato
con la prima edizione di Io Scrittore. Spedii una raccolta di racconti. Passai
nei 200 e lì mi fermai. L’aspetto più emozionate fu mettere il mio “bambino”
nelle mani di persone che non conoscevo. Attendere i loro giudizi e i loro
voti. Immaginavo i miei lettori come appassionati di scrittura che sognavano le
stesse cose che sognavo io e questo mi entusiasmava. Grazie al Torneo ho
conosciuto delle persone stupende. Ci siamo confrontati, consolati e stimolati.
Scrivere è un’attività così solitaria che spesso si perde il senso della cose
che fai.
Per la seconda edizione ho
scelto di partecipare con un romanzo scritto per l’occasione. Sono arrivato tra
i primi 30 (non vi dico il pianto e l’emozione quando via internet ho scoperto
in tempo reale che il mio “bambino” era arrivato in finale!) e ora sono uscito
in versione ebook. Un piccolo, grande passo verso un sogno che sento sempre più
fulgido e stimolante.
Sono in gara anche
quest’anno. Non mi sento arrivato da nessuna parte e per questo ho deciso di
mettermi in gioco ancora una volta. Sperando in lettori attenti, onesti e amanti
delle parole scritte.
In me c’è ancora quel bambino
occhialuto che sognava di diventare agile e potente come Peter Parker. Ho perso
il ciuffo ribelle, non mi sono sposato con una velina e sono ingrassato.
Le mie ragnatele sono le
storie che scrivo…sono loro che mi tirano su e mi salvano dal nemico: la noia e
la rinuncia.
Credeteci.
Disegnate il vostro destino.
Io ci provo ancora.
Niente biro e quaderno a
quadretti.
Il fedele computer e tutto un
mondo da svelare.
Mia madre, mio padre e mia
nonna hanno letto il mio libro.
Si sono emozionati e hanno
capito perché perdessi tanto tempo chino sulla scrivania della mia cameretta.
Anche queste sono piccole
rivoluzioni.
^__^ un articolo bellissimo...
RispondiElimina<3 ^^ .. Grace
RispondiEliminaGrande!
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