Anche agosto è passato.
Un mese che per me corrisponde alla non-vita.
Lavoro e solo lavoro.
La scusa della crisi ha complicato ulteriormente la mia condizione lavorativa.
Un mese con solo mezza giornata di riposo a settimana.
60 ore settimanali invece delle 40 ore contrattuali.
Straordinari ovviamente non pagati e ancora meno riconosciuti.
Giorni di riposo spariti nel nulla.
Tutto per mantenere il posto.
Tutto per avere almeno lo stipendio base.
Questa ultima settimana ci siamo scontrati con il Boss per avere il giorno di riposo intero.
Ci ha preso letteralmente a voci.
Voi pretendete solamente...voi prendete e basta...vi chiedo solo un mese di sacrificio e voi vi lamentate?
E sì...siamo davvero degli ingrati.
Mi chiedo dove siano i sindacati e i controlli.
Mi chiedo come si possa tutelare il lavoratore se tutto avviene nella più grande indifferenza di tutti.
Mi chiedo come sia possibile che i miei amici di Londra e Amsterdam riescano a lavorare 5 giorni a settimana, per 40 ore settimanali, con 2 giorni liberi e gli straordinari pagati.
Cosa non funziona da noi o cosa funziona da loro?
Forse lo Stato non pretende tassazioni folli e permette ai datori di lavoro di non sfruttare il personale?
Me lo chiedo...perché io non lo so.
Alla fine della serata ci ha riunito e ci ha chiesto se eravamo ancora della stessa idea.
Volete riposare un giorno intero e restare solo in 3 per il turno serale?
Abbiamo risposto che sì...eravamo pronti al sacrificio.
Bene...però ricordatevi una cosa...niente pause sigarette da qui in avanti...niente chiacchiere con gli amici se passano a salutarvi...niente di niente...il primo che becco con la sigaretta in bocca sarà il primo a essere bocciato in inverno.
Io sono escluso dalla minaccia: non fumo e in inverno torno un precario in cerca di lavoro.
Certo fa strano pensare che non ho riposato per un mese per consentire ai colleghi di fumare con tutto comodo.
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