Agosto: tempo di vacanze per molte persone.
Ci sono amici e parenti che partono per luoghi lontani e a volte vieni a sapere dell'esistenza di queste migrazioni solo per una pura casualità (qualcuno che ti dice che ha sentito da un altro che forse tizio è partito ma non è sicuro-sicuro che caio avesse le informazioni precise...)
Chiuso nella mia vita da cameriere, non mi rendo conto dello scorrere del tempo e dei passaggi, delle mutazioni, delle variazioni che si muovono altrove.
Posso stupirmi di un amico che parte per un viaggio senza dirmi niente?
No, che non posso, se poi penso che quello stesso amico non mi chiama da un po' troppo tempo neanche per chiedermi come mi girano le stelle.
Come dire...smetti semplicemente di stupirti per questa omertà specifica, vacanziera.
In estate tutti hanno i loro cazzi da grattare e non hanno molto tempo per i cazzi altrui.
Qualcuno mi ha consigliato di prendere con meno passionalità le interferenze della vita.
Imparare a farmi scivolare le cose sulla pelle sarebbe più salutare per la mia sudorazione emotiva.
E poi c'è sempre chi è pronto a dirti che quella volta hai mancato con le parole, i gesti e i pensieri.
Nessuno è perfetto.
Io meno che mai.
Forse ci lamentiamo tutti delle stesse cose e poi facciamo tutti gli stessi errori che imputiamo ai comportamenti altrui.
L'altro giorno, parlando con mia madre, ho capito da dove mi arriva questa eccessiva apprensione affettiva che mi fa rodere il fegato e girare i neuroni a mille.
Chiacchierando al telefono mi dice: "Lo sai che tua zia mi ha mandato una cartolina da New York?"
Ed io: "Davvero?"
Fingendo di cadere dalle nuvole.
"Si!", mi risponde con una voce secca e neutra. "E sai che ci ha scritto sopra?"
Inizio a ipotizzare messaggi simpatici, ironici, affettuosi, carini, soprendenti, allegri, complici e mi dico: "Se hanno speso tempo e denaro per spedire una cartolina avranno scritto qualcosa di davvero speciale".
"No, mamma, non lo so cosa ti ha scritto", ribatto, cercando di sembrare interessatissimo alle sue parole.
"Cordiali saluti...capisci? Mi ha scritto solo cordiali saluti!"
Cara mamma, ora so chi è la colpevole per la mia eccessiva attenzione ai particolari.
Sei tu, tu e solo tu la portatrice del gene "degenere".
Ho chiuso il telefono sorridendo dopo aver ridimensionato la notizia con un "E' stata comunque carina a ricordarsi di te, non trovi?"
"E certo..." mi ha risposto mia madre. "...scritta davvero con il cuore!"
Solo dopo ho pensato di non aver chiesto a mia madre il tipo di immagine immortalata nella cartolina.
Escluse le torri gemelle...cosa rimane?
C.D.