lunedì 5 dicembre 2011

REGALI LIGHT


Colori e suggestioni di un pittore che ammiro molto: G.M. Pastorello

Mia madre mi ha informato che quest'anno le regole per il Natale cambieranno per evitare sperperi e spese inutili. Si farà un regalo unico a ogni componente della famiglia e tutti parteciperemo con una quota all'acquisto dell'oggetto indicato dal futuro propietario.
Faremo così anche con i due nipotini - Bubba e Attila - che hanno già spedito per tempo la letterina a Babbo Natale con una sola richiesta:quindi niente orge di pacchi e nastrini, niente pensierini e regali che non sai davvero come usare, niente abbondanza dispersiva, ma concretezza meditata e VOLUTA.
Ecco...ora io devo meditare.
Ma cosa voglio ricevere per regalo?
La cosa mi mette una certa ansia addosso...ma capisco che non posso venire meno a una decisione collegiale. 
I colori delle feste sono lievi...in un certo senso sono lontanissimi dai bagliori e gli splendori dei centri commerciali. Parlando con una mia sorella (ne ho 5!) ho espresso il mio pensiero: un regalo non può essere un obbligo, ma sempre e comunque un piacere. Si può anche non spendere nulla, o pochissimo, basta creare qualcosa con le proprie mani: un biglietto, una sciarpa, un quadretto, un oggetto, un segnalibro...piccole cose che testimoniano grande attenzione.
Alla fine cosa mi serve?
Quello che mi serve non me lo possono mica regalare.
Una casa davvero mia.
Un lavoro concreto e a lungo termine.
Un futuro sereno.
La salute.
Un po' di felicità.
Il dono della diplomazia.
La fede.
L'invisibilità.
Le piume di un'aquila per volare.
Cancellare dalla vita del Paese gli ultimi 20 anni.
Una folta capigliatura.
L'altezza.
Un corpo tonico e snello.
Un sorriso smagliante.
Un mese a New York.
Sei mesi a New York...di un mese che cosa me ne faccio?
Un Carlino.
Un amico che non c'è più.
Una seconda occasione.
Una nuova visione.
Un corpo senza peli.
E se devo avere i peli che siano ben distribuiti come quelli si Sean Connery!
Un vasetto gigante di Nutella che non mi faccia uscire le brugole nelle chiappe.
Una bussola che non mi faccia mai perdere la strada.
Una macchina che si guidi da sola.
Una musica che mi faccia provare un'emozione inattesa.
Un gelato immenso che come termino di leccare...ricresce.
Una lettera dall'aldilà.
Un gufo.
Una moto con le ali.
Una nuova gioventù.
Un vestito da Goldrake.
Il pollice verde.
La voce di Bublè.
Un biglietto per un'altra dimensione.
Una cena con Marilyn Monroe.
Una colazione con Woody Allen.
Una merenda con Paperino.
No, no, no...
Nulla di tutto questo può essere mio.
Mi devo accontentare di una cosa molto più piccola, umana, banale e abbordabile.
E allora...
A- forno a micro-onde. B- libri. C- bilancia elettronica che bara sul peso.
Cosa chiedo a Babbino Natale?

ALIAS

7 commenti:

  1. io chiedo una fidanzata. Anche usata.

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  2. Da un po' di anni in famiglia non ci facciamo regali a Natale ! L'ultimo anno , credo sei, sette anni fa, il regalo era unico , come nel vostro caso!

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  3. Una lettera dall'aldilà. questa è bellissima. potresti scriverci un racconto.

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  4. io ho una bellissima parrucca viola, se vuoi te la spedisco!

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  5. Corrado@ usata da chi? :-)
    Bimboverde@ profetico?
    barbanera1977@ dici?
    Guchi@ perché no!

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  6. L'ultimo libro di Fabio Volo! What else?
    (suggerimento di un anonimo)

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  7. questo racconto sei proprio tu...l'alias che conosco

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